L’inflazione non era così alta dagli anni ottanta e chi ha dei soldi depositati sul conto corrente sta pensando se investirli in conti deposito o in buoni fruttiferi postali. Entrambi, infatti, sono strumenti di investimento a zero rischi. I primi perché sono garantiti dallo Stato Italiano e i secondi sono garantiti dal Fidt che è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. La garanzia è di 100 mila euro per depositante e per banca.

Al giorno d’oggi, tutti possediamo un conto corrente.

Chi per farsi accreditare la pensione, chi lo stipendio e chi per mettere da parte i risparmi di una vita intera. Il conto funge oggi come il vecchio salvadanaio ma lasciare i propri risparmi parcheggiati non è una buona scelga. Il primo motivo è inflazione che abbassa il valore reale dei soldi depositati, tenendoli fermi in futuro si potranno acquistare meno prodotti di adesso. Il secondo motivo, invece, è il mancato guadagno in un periodo di crisi nera come quello che stiamo vivendo.

Chi è consapevole di questo sta cercando, quindi, strumenti nei quali investire. Diversi istituti di credito italiano ma anche Poste hanno rivisto le condizioni applicate ai loro prodotti di liquidità dopo le decisioni di politica monetaria europea. Così i tassi di interesse sono saliti, arrivando anche al 4%.

Conti deposito o buoni fruttiferi postali?

I conti deposioi sono dei veri e propri salvadanai dai quali ultimamente si può ottenere anche un rendimento discreto. È il caso del conto deposito di banca Illimity che fino al 28 novembre offrirà un’ottima offerta. Chi aprirà il conto corrente a canone zero spese, prerogativa indispensabile per sottoscrivere il deposito, avrà la possibilità di scegliere la soluzione vincolata e svincolabile. In quest’ultimo caso il tasso di interesse è più basso ma i soldi investiti si possono richiedere in ogni momento.

Per la linea svincolabile il rendimento annuo lordo dopo 12 mesi è del’1%, dopo 18 mesi dell’1,10%, dopo 24 mesi dell’1,50%, dopo 36 mesi del 2,10%, dopo 48 mesi del 2,50% e infine dopo 60 mesi del 3%.

Il deposito non svincolabile, invece, offre rendimenti più alti che sono: dell’1,15% dopo 1 anno, dell’1,20% dopo 18 mesi e del 2% dopo 24 mesi. Infine del 2,90% dopo 36 mesi, del 3% dopo 48 mesi e del 4% dopo 60 mesi.

Esagon e Cherry Season

Non solo buoni fruttiferi postali anche i conti deposito offrono tassi di interesse più alti rispetto al passato e tra questi ci sono anche quelli Esagon. Il conto Esagon è a zero costi e si gestisce del tutto online. Non ha poi costi per la gestione/apertura e l’imposta di bollo è a carico della banca per tutta la durata del vincolo. È poi un prodotto di investimento/risparmio semplice e immediato perché non si deve fare nient’altro che scegliere la cifra da investire e la durata. Il tasso di rendimento annuo lordo è dell’1,6% dopo 12 mesi, dell’1,75% dopo 18 mesi, del 2,25% dopo 24 mesi, del 2,55% dopo 36 mesi, del 2,75% dopo 48 mesi e del 3,1% dopo 60 mesi.

Nella nostra carrellata dei conti deposito che offrono interessi più alti, terminiamo con il Cherry Bank. È anch’esso al 100% digitale e si tratta di un investimento sicuro, flessibile e solido. Anche questo conto offre due linee di investimento, quella libera il cui tasso lordo annuo massimo è dello 0,40% e quella vincolata. Se si accantona il denaro per 6 mesi si ottiene un tasso di interesse annuo lordo dell’1%, dopo 12 mesi è dell’1,50%, dopo 18 mesi è dell’1,75%, dopo 24 mesi del 2% e dopo 36 mesi del 2,50%. Inoltre dopo 48 mesi del 2,75% e dopo 60 mesi del 3,20%.

I migliori buoni fruttiferi postali

Cdp il 6 luglio scorso ha aggiornato il tasso di interesse dei buoni fruttiferi postali rendendoli nuovamente più competitivi. I migliori di questo inizio di ottobre sono i 4×4 e i 3×4, per investimenti fino a sedici e a dodici anni. Con la prima tipologia di buoni il riconoscimento degli interessi si ha dopo quattro anni mentre con la seconda già dopo tre anni.

Prima di tale arco temporale si ha diritto solo alla restituzione della cifra investita.

Passiamo al tasso di interesse annuo lordo dei bfp 4×4: al termine del quarto anno si ha diritto all’1%, dopo l’8° anno all’1,50%, dopo il 12° anno all’1,75% e dopo il 16° anno al 3%. Per quanto concerne i buoni fruttiferi postali 3×4 dopo 3 anni si ha diritto allo 0,75%, dopo 6 anni all’1,25%, dopo 9 anni all’1,75% e dopo 12 anni al 2%.

Di certo né con i buoni fruttiferi postali e nemmeno con i conti deposito si diventerà ricchi. Si potrà però evitare che il denaro parcheggiato sul conto corrente si svaluti per colpa della tassa occulta dell’inflazione.
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