Sta per scattare una vera e propria trappola sulle bollette luce e gas. Molti clienti, infatti, pensavano di essersela scampata perché avevano stipulato poco prima degli ultimi sei mesi contratti di fornitura particolarmente convenienti. Ebbene, è in arrivo una stangata anche per chi aveva firmato un contratto con prezzo bloccato. I fornitori lamentano che, a causa dell’aumento dei prezzi della materia prima, alcune tipologie di contratti risultano essere troppo poco vantaggiose. E addirittura un peso per le aziende. Fin da ora, dunque, le compagnie stanno correndo ai ripari e la trappola sta per chiudersi anche su chi aveva optato per il mercato libero.

Ma anche per chi aveva stipulato contratti particolarmente vantaggiosi. Ecco qual è la strategia pensata dai fornitori per le bollette di luce e gas.

Ecco come i fornitori disdiranno i contratti più convenienti

L’indiscrezione arriva dal quotidiano La Stampa. Le compagnie di distribuzione hanno deciso di inviare, sin da subito, le lettere di disdetta unilaterale dei contratti. Si tratta di comunicazioni che non arriveranno congiuntamente alle bollette di luce e gas, bensì mediante una spedizione a parte e dedicata alla questione. Il messaggio a breve leggeremo nelle comunicazioni, secondo le indiscrezioni, sarà grossomodo il seguente. Eccolo “Con riferimento al tuo contratto a mercato libero di energia elettrica e/o gas, a causa della mutata situazione di mercato, si rende necessario apportare alcune modifiche al tuo contratto. Che in ogni caso non saranno applicate prima della scadenza naturale delle tue condizioni economiche”. Potranno esservi ulteriori aggiunte di questo tenore: “un aumento molto sostenuto del prezzo dell’anidride carbonica e da una forte domanda rispetto all’offerta”. Queste potrebbero essere le nuove regole inerenti alle bollette di luce e gas.

Le fatture di energia

La decisione inerente alle bollette di luce e gas, si leggerà nelle comunicazioni, è stata presa perché altrimenti si sarebbe dovuto applicare un tasso fisso molto elevato.

Si è scelto invece un tasso variabile che seguirà le dinamiche di mercato (che spesso, però, sono di carattere speculativo).
Le compagnie cercano di difendere il proprio operato. Nicola Monti, l’amministratore delegato di Edison, sottolinea come non sia più sostenibile per nessun fornitore mantenere i prezzi bloccati di bollette luce e gas così come sono stati stipulati soltanto 6-7 mesi fa, prima dei rincari e della guerra in Ucraina.
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