Chi acquista dei buoni fruttiferi postali deve fare attenzione alla data di scadenza e alla prescrizione. Sono molti, infatti, i risparmiatori che si sono ritrovati a bocca asciutta. Avevano dimenticato nel cassetto, infatti, il loro titolo e così non hanno potuto chiedere il rimborsò né del capitale investito e nemmeno degli interessi maturati.

E proprio nei giorni scorsi si è tornati a parlare proprio di questo problema. L’Antitrust ha infatti sanzionato Poste Italiane perché non ha fornito informazioni essenziali relative alla scadenza dei bfp.

Tale condotta ha violato i principi di correttezza e di buona fede ed è per questo che è giunta la sanzione, però ridotta. Il motivo è che l’azienda, durante il periodo di svolgimento del procedimento, ha cercato di migliorare l’informativa fornita ai clienti. Sul sito ufficiale, ad esempio, viene chiesto di prestare sempre la massima attenzione alla prescrizione.

Le associazioni a difesa dei consumatori plaudono alla sentenza perché sono certe che in futuro questo provvedimento potrà essere valutato come una prova della condotta illegittima di Poste. In questo modo, il risparmiatore che vorrà chiedere il rimborso per prescrizione dei titoli in suo possesso, sarà agevolato.

Ma che differenza c’è tra scadenza e prescrizione?

C’è una grossa differenza tra prescrizione e scadenza dei buoni fruttiferi postali. Quando si verifica quest’ultima condizione, i titoli diventano infruttiferi dal giorno seguente. Quelli di tipo cartaceo, inoltre, dopo 10 anni dalla scadenza, vanno in prescrizione. Significa che dal giorno seguente, il titolare del buono non ha più diritto né alla restituzione del capitale investito e nemmeno degli interessi.

I bfp cartacei emessi fino al 13 aprile 2001 si prescrivono a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Quelli, dopo tale data, al fondo istituito presso il Mef. Non c’è alcun pericolo di prescrizione, invece, per i buoni fruttiferi postali dematerializzati. Alla scadenza, infatti, vengono rimborsati e il denaro è accreditato in automatico sul conto di regolamento dell’intestatario.

Avviso alla clientela

Sulla pagina ufficiale di Poste Italiane, c’è un avviso alla clientela riguardante alcuni buoni fruttiferi postali che sono prossimi alla prescrizione nel 2023 e nel 2024. Ci sono due tabelle divise per anno e in base alla tipologia del buono in proprio possesso.

Le tipologie in scadenza sono le seguenti: bfp 18 mesi, bfp 18 mesi Plus, bfp 2 anni, bfp a termine, bfp dedicati ai minori e bfp ordinari. E ancora, bfp 170 Cdp Fedeltà, bfp 170 Cdp Fedeltà Premium, Bfp 3×2 e buoni fruttiferi postali 3×4.ù

Poste Italiane informa che per avere dei chiarimenti in merito a tali titoli ci si potrà rivolgere al personale presso gli uffici postali oppure consultare il sito ufficiale di Poste o quello di Cassa Depositi e Prestiti.

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