L’argomento del momento è la sanatoria delle cartelle esattoriali che per molti contribuenti sarebbe una boccata d’ossigeno, visti tutti gli aumenti dell’ultimo periodo. L’operazione di saldo e stralcio potrebbe prevedere la cancellazione di importi fino a 1000 euro.

Riguarderebbe, quindi, anche chi non ha pagato multe automobilistiche fino al 2016. Parliamo di sanzioni non riscosse che, secondo gli studi della Cgia di Mestre, avrebbero un valore di circa un miliardo. Il valore delle cartelle esattoriali, in realtà, sarebbe ancora più alto tra interessi e sanzioni.

Per il viceministro all’economia, questa scelta potrebbe rivelarsi giusta anche perché “i costi di riscossione sono maggiori del loro importo”.

Il nuovo Governo Meloni vorrebbe cancellare le cartelle esattoriali

Una delle prime iniziative del Governo Meloni potrebbe essere quello di cancellare le cartelle esattoriali per i redditi medio-bassi. Ricordiamo che con l’emergenza da Covid-19, gli avvisi di pagamento erano stati sospesi per poi ripartire lo scorso settembre 2021.

Adesso, però, la maggior parte degli invii potrebbe pesare ancora di più sulle imprese e sulle famiglie che già sono alla prese con gli aumenti dei prezzi dell’energia e con tutti i rincari che potrebbero proseguire anche nei prossimi mesi. E potrebbe creare ancora più problemi perché i tempi sono dimezzati. Dallo scorso 4 settembre, infatti, la regolarizzazione di quanto dovuto per Iperf/Iva dovrà essere eseguita entro trenta e non sessanta giorni. Tempi più brevi, insomma, per regolarizzare la propria posizione con il Fisco onde evitare multe ancora più salate.

In un discorso programmato alla Camera, intanto, la premier Meloni ha spiegato che la priorità del Governo è quella di rafforzare le misure di sostegno a famiglie/imprese sia per quanto concerne benzina/gasolio che per il caro bollette.

L’idea

L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni vorrebbe cancellare le cartelle esattoriali fino a 1000 euro.

Per quelle fino a 2000-2.500 euro fino al 2015 si parla di saldo del 20% del dovuto e di taglio del restante 80%. Per quelle di valore più alto, si parla di una rottamazione quater con possibili rateizzazioni in massimo 5 anni ma con maggiorazione tra il 5 e il 10%.

Intanto ci si avvicina alla data del 30 novembre che è quella di scadenza per il pagamento della rate della rottamazione ter (per le cartelle esattoriali dovute nel 2022). Più nel dettaglio si avvicina la scadenza delle rate dovute inizialmente il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio che erano state posticipate per colpa della pandemia.

La data per mettersi in regola, come detto, è quella del 30 novembre ma ci sarà un ulteriore proroga di cinque giorni. Oltre il 5 dicembre, però, decadranno i benefici di pace fiscale.

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