Regole diverse per il Roaming Ue dal 1° luglio 2022. Sale infatti la soglia dei gigabyte utilizzabili all’estero. Sono meno che in Italia ma grazie al roam to like at home è possibile utilizzare una parte dei GB della propria offerta telefonica quando si è un paese facente parte dell’Unione Europea. Ricordiamo che tale accordo, rinnovato per altri 10 anni, è nato nel 2017. In tale anno, infatti, la Ue ha deciso che tutti gli operatori nazionali avrebbero dovuto azzerare le tariffe in roaming verso l’estero per chiamate ed sms.

È stata poi stabilita una soglia minima di dati utilizzabile che nel corso del tempo è cresciuta. Ma come si calcola?

Novità da 1 luglio

Il roaming Ue cambia da ieri in quanto i gigabyte a disposizione degli utenti sono aumentati. In merito a ciò, la vicepresidente della Commissione Ue, ha osservato che in questo modo si avrà un vantaggio tangibile per il mercato unico europeo. Il motivo è che il prolungamento delle regole fino al 2032 manterrà i prezzi competitivi. In più darà la possibilità ai consumatori di fruire ancora dei servizi di roaming gratuiti per dieci anni.  E ancora, si avrà diritto anche alla medesima qualità e velocità di connessione all’estero come nel proprio paese nel caso siano disponibili delle reti equivalenti. Con le nuove regole, poi, ci sarà un miglioramento all’accesso dei servizi di emergenza in tutta l’Unione e si avranno informazioni più chiare. Esattamente sui servizi che potrebbero essere soggetti a costi in aggiunta.

La formula per il roaming Ue

Per sapere quanti giga della propria offerta si potranno usare per navigare in roaming nella Ue la formula è questa: soglia dati estero uguale (al costo del piano telefonico Iva esclusa7 costo al Gb all’ingrosso) x2. Da ieri, ricordiamo, il costo del gigabyte all’ingrosso è sceso da 2,50 a 2 euro Iva esclusa per chi ha ad esempio un’offerta da 6,99 euro con 60 GB all’estero può utilizzare 6,55 GB.

Se poi si supera questo numero è applicata una extra-soglia che per Tim sarà di 0,238 centesimi a MB e quindi circa 2,40 ogni Gb extrasoglia consumato. Il prezzo è superiore a 2 euro, spiega il sito Dday, perché il costo all’ingrosso non è rimasto invariato.

Vodafone si atterrà ai valori stabiliti dall’Unione Europea e quindi il prezzo all’ingrosso sarà di 2 euro a Gb più Iva. WindTre, invece, considera come tariffa all’ingrosso già 1,80 euro a Gb (questa cifra partirà dal 1° gennaio 2023) per cui tra gli operatori italiani risulta il più virtuoso. Fastweb, infine, non si attiene alle indicazione per il roaming Ue e offrirà sempre più gigabyte di quelli che dovrebbe mettere a disposizione. Intanto la Ue ha disposto che il prezzo del singolo Gb per il roaming europeo sarà di: 1,80 euro dal 1° gennaio 2023 e 1,55 dal 1° gennaio 2024. Di 1,30 euro dal 1° gennaio 2025, di 1,10 euro dal 1° gennaio 2026 e di 2 euro dal 1° gennaio 2027. Dopo quest’ultima data il prezzo resterà fino al 2032 fisso a 1 euro.
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