L’impatto del Covid ha avuto conseguenze sul risparmio delle famiglie ma anche sui consumi. Questo è quanto emerge dai dati dell’Eurostat che è l’Ufficio statistico dell’Unione europea. Ebbene, apprendiamo che nel quarto trimestre (ottobre, novembre e dicembre) del 2020 i consumi sono scesi del 7% su base annua. Il tasso di risparmio, invece, è cresciuto del 6,6%.

Impatto Covid sul risparmio famiglie: aumentano i risparmi, calano i consumi

In tutta l’Unione Europea il Covid ha prodotto delle conseguenze sui risparmi e sui consumi delle famiglie.

Nel secondo trimestre del 2020 ad esempio c’è stato un rialzo del tasso di risparmio con un conseguente ribasso dei consumi. Questo nel periodo, come detto, di maggiori restrizioni con un aumento del 6,6% dei risparmi rispetto all’anno antecedente.
In tutti quanti gli Stati Membri, dai dati Eurostat disponibili, emerge un tasso di risparmio superiore delle famiglie su base annua soprattutto in Slovenia con 20,8 punti percentuali. Al secondo posto figura l’Irlanda con +12,8 punti percentuali, il Belgio con +11,3 e l’Austria con +10,4%. In Danimarca, invece, il tasso di risparmio è diminuito di -2,7 punti percentuali.

Perché si avuto un aumento del tasso di risparmio delle famiglie

La ragione principale dell’aumento del tasso di risparmio annuale è legata in modo principale alla contrazione della spesa. Quest’ultima è infatti diminuita del 7% rispetto al 2019 mentre il reddito disponibile lordo è aumentato dello 0,6% negli ultimi 4 mesi del 2020 rispetto sempre all’anno precedente.
Le maggiori diminuzioni di spesa per consumi individuali delle famiglie sulla base annua si sono avuti in Slovenia ed in Spagna. La prima con un -15,4% e la seconda con -11,2%. La Danimarca è stato invece l’unico paese Ue dove i consumi sono aumentati seppure di poco con un +0,2%.
Dai dati Eurostat emerge inoltre che il tasso di investimento delle famiglie è cresciuto su base annua dello 0,2% in Unione Europea e della stessa percentuale nell’area dell’euro.

Negli ultimi 3 mesi del 2020 il maggior aumento del tasso di investimento si è registrato in Ungheria con il 2% e poi in Danimarca con l’1,1%. Ciò per l’aumento degli investimenti fissi lordi delle famiglie: per il primo stato del 21,6% e per il secondo del 9,1%.

Le maggiori diminuzioni, invece, ci sono state in Repubblica Ceca con l’1,6% e in Finlandia con uno 0,8%. Questo a causa della diminuzione degli investimenti fissi lordi delle famiglie con un -11,4% il primo stato e -4,8% il secondo.

Fonte e foto Eurostat
[email protected]