Sempre più italiani abbandonano il riscaldamento a gas e passano al pellet. Uno dei temi al centro dell’operato dell’esecutivo Meloni, che mostra in quest’ultimo periodo un po’ di confusione, è sicuramente il caro bollette.

La ragione è molto semplice, a partire dal 1° aprile non ci saranno più misure di contenimento e gli italiani rischiano di andare incontro a una nuova stangata.

Una delle soluzioni è sicuramente quella di scegliere il pellet per i riscaldamenti della propria abitazione e, in questo articolo, discuteremo della situazione energetica, degli incentivi statali e di tre regioni nelle quali è possibile ottenere un rimborso aggiuntivo.

Il caro bollette morde ancora, quali sono le mosse del governo Meloni su pellet e gas?

Per cercare di sterilizzare al massimo i rincari sulle bollette, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di stanziare, all’interno della Legge di Bilancio, circa 21 miliardi di euro. Importanti sono state le misure di sostegno per il passaggio al pellet.

In generale, gli strumenti di sostegno dovrebbero aiutare famiglie e imprese nel pagamento delle fatture di gas e luce, e la soglia temporale è rappresentata dal 31 marzo 2023, data entro la quale il governo dovrà immaginare nuovi meccanismi per limitare l’impatto della crisi energetica. Il rischio è quello di nuove batoste, ricordando che il prezzo più alto dell’energia porta con sé anche l’inflazione e l’aumento dei prezzi delle merci al dettaglio.

Nelle ultime ore, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è intervenuto per sottolineare come l’esecutivo sia al lavoro per sostituire le misure di contenimento alla loro scadenza naturale del 31 marzo 2023. L’idea è sempre quella di trovare strumenti per mitigare gli aumenti delle tariffe nelle bollette di luce e gas, ma con un meccanismo differente. Si tratterebbe, almeno in queste prime intenzioni, di un dispositivo che dovrebbe non solo limitare la spesa per gli italiani, ma anche orientare le famiglie verso comportamenti più virtuosi e contro gli sprechi.

Si è parlato di ‘prezzo politico’, mediante il quale premiare chi consuma meno e far pagare di più chi continua a consumare troppo.

Gli incentivi per il passaggio dal riscaldamento a gas a riscaldamento a pellet

Sono molti gli italiani che, negli ultimi mesi, hanno deciso di convertire il proprio sistema di riscaldamento, con la sostituzione del vecchio impianto e il passaggio al pellet. Nonostante i notevoli rincari cui è andata incontro la biomassa di origine vegetale, la soluzione è sicuramente quella preferibile. Il governo Meloni, per incentivare questo passaggio, ha deciso di tagliare l’Iva sul pellet dal 22% al 10%, cosa che ha portato alla discesa dei prezzi dei sacchetti a partire dal 1° gennaio 2023.

Ma la scelta risulta essere ancora più conveniente, e per due ragioni. Innanzitutto, la decisione dell’esecutivo di rinnovare anche per il 2023 la possibilità di accedere al rimborso del 65% sulle spese affrontate per la sostituzione del proprio impianto inquinante con uno a pellet. ma poi c’è un’ulteriore novità.

In Piemonte, Lombardia e Emilia Romagna, le giunte regionali hanno deciso di aggiungere ulteriori fondi per rendere ancora più sostanzioso il rimborso per chi opta per la rottamazione della vecchia caldaia e la sostituzione con un impianto più efficiente dal punto di vista energetico e meno inquinante. Tutte le informazioni su come partecipare si trovano sui siti delle tre amministrazioni regionali.

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