Aumento delle bollette di luce e gas. Le stime più aggiornate parlano di una stangata che potrebbe arrivare a circa 1.000 euro a famiglia per tutto l’anno 2022. E non è tutto: i rincari nei costi dell’energia potrebbero rallentare anche i settori produttivi, con chiusure di piccole e medie imprese, crescita della disoccupazione e aumento dei prezzi dei prodotti al dettaglio. Dunque, nuove spese aggiuntive per le famiglie italiane. Insomma, quella che si definisce una ‘tempesta perfetta’. Gli interventi introdotti dal governo negli ultimi mesi del 2021 non bastano e così l’esecutivo sta accantonando nuovi fondi almeno per i primi mesi del 2022.

La situazione è drammatica, i rincari in bolletta e il rischio di una grave crisi economica

Iniziamo dai settori produttivi. Confindustria annuncia che la situazione è drammatica e che servirebbe un atto di coraggio da parte del governo. I rischi per la tenuta del sistema produttivo italiano sono elevatissimi. A fare eco alle dichiarazioni della confederazione degli industriali è Confcommercio che parla di rincari per il settore del commercio pari al 76% nel terziario, vale a dire circa 20 miliardi di euro, costi che impatteranno sulle famiglie. Confesercenti cita invece un sondaggio di Ipsos che racconta come il 51% degli intervistati abbia dichiarato di non servirsi di bar e ristoranti e di aver ridotto notevolmente la frequentazione di pubblici esercizi e locali. Il commercio è in ginocchio, si rischia una situazione simile a quella dei primi tempi della pandemia, cancellando la ripresa che si era avuta nell’arco della seconda metà del 2021.
Una ‘tempesta perfetta’. Il settore industriale è in crisi per i rincari delle bollette. i rincari portano a un aumento dei prezzi dei prodotti. Le persone, tra aumenti dei prezzi e paure connesse alla pandemia, riduce i propri consumi. La riduzione dei consumi con l’aumento delle bollette mette ancora più in crisi il settore produttivo e commerciale.

La crisi economica potrebbe essere devastante.

Il piano del governo contro i rincari in bolletta, ma i dubbi restano tanti

Un piano da 4 miliardi senza alcun scostamento del deficit, questo il risultato della riunione di quasi tre ore che si è tenuta a Palazzo Chigi tra Mario Draghi, Daniele Franco (Ministro dell’Economia), Giancarlo Giorgetti (Ministro dello Sviluppo economico) e Roberto Cingolani (Ministro della Transizione ecologica). Un miliardo e mezzo dovrebbe arrivare dalle aste di CO2, mentre due miliardi e mezzo dalla cartolarizzazione di alcuni oneri di sistema. Fa discutere, poi, la decisione di rinviare un intervento sui maxi-profitti delle aziende energetiche, una lobby che sembra inattaccabile. L’idea comunque sarebbe quella di arrivare a un insieme di interventi da circa 10 miliardi l’anno, cifra che potrebbe non bastare per la sterilizzazione degli aumenti delle bollette e per il rilancio dei consumi.
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