L’Arera ha ampliato la lista degli strumenti che i consumatori finali possono utilizzare nelle loro scelte ma anche per risolvere controversie in merito alle bollette di luce e gas sia di maggior tutela che per il mercato libero. L’ultima novità riguarda il servizio di conciliazione che diventa anche mobile per risolvere i problemi con gestori ed operatori. Ecco maggiori info in merito.

Mercato libero e tutelato luce e gas

Dal 1° gennaio 2022 terminerà il mercato di maggior tutela ma, nonostante manchi ancora un anno, continuano le pratiche aggressive e le chiamate di operatori zelanti che chiedono ai clienti di passare al mercato libero.

Comunicano infatti che se non lo faranno verrà interrotta la loro fornitura, cosa assolutamente non vera. Purtroppo, però, in molti continuano a cascarci e si ritrovano nuovi contratti più cari di quelli precedenti.

Proprio per questo l’Arera ha messo a disposizione degli utenti nuovi strumenti non solo per scegliere al meglio offerte in base ai propri consumi ma per difendersi da tentativi di truffe.

Il servizio di conciliazione mobile

L’ultima novità messa a punto dall’Arera è il servizio di conciliazione che permette ai clienti finali di risolvere le controversie con gestori e operatori. Grazie ad esso ci si può avvalere dell’assistenza di un conciliatore terzo ed il servizio è imparziale, gratuito e si può utilizzare direttamente da casa.

Tra non molto, infatti, si potrà scaricare la nuova applicazione denominata “servizio di conciliazione”  che non è altri che la versione mobile della piattaforma. Non si dovrà fare nient’altro che accedere alla propria area riservata e risolvere così eventuali problemi con il venditore.

Il servizio funziona in modo molto semplice. Qualora vi sia un errore in bolletta o qualche altro problema, si deve inviare prima un reclamo all’operatore. Se quest’ultimo risponde in modo non soddisfacente o non risponde allora si può attivare online il servizio collegandosi al sito web www.sportelloperilconsumatore.it.

Si può  partecipare direttamente oppure decidere di farsi rappresentare da un delegato ad esempio un’associazione a favore dei consumatori. L’Arera ricorda che grazie a tale servizio nel 2020 i clienti sono riusciti a recuperare più di 10,3 milioni di euro con oltre 18 mila domande presentate.

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