I prezzi di luce e gas sono saliti di molto negli ultimi tempi. E per questo le famiglie, in vista dell’inverno che è dietro l’angolo, hanno deciso di optare per fonti alternative al gas come pellet, legna e bioetanolo per risparmiare sulle bollette.

Il problema è che anche i prezzi di questi materiali sono schizzati alle stelle. Una nota associazione a difesa dei consumatori, infatti, parla di rincari del 175% per il pellet, del 43,7% per la legna da ardere e del 57% per il bioetanolo.

Gli italiani proprio non si aspettavano questi aumenti così salati e così si lasciano attrarre dalla rete e dai prezzi ultra competitivi proposti da qualcuno. Attenzione, però, a costi troppo allettanti perché si potrebbe trattare di una truffa.

Alle stelle i prezzi del pellet, della legna e del bioetanolo

Riscaldare un appartamento di cento metri quadri circa potrà costare fino a 2145 euro quest’inverno per colpa dell’aumento dei prezzi di pellet, bioetanolo e legna. Intanto, la Società Italiana di Medicina Ambientale ha lanciato l’allarme per l’inquinamento atmosferico.

Il professor Alessandro Miani spiega infatti che stufe, camini, legna e pellet determinano un aumento dei livelli di inquinamento che creano problemi dell’aria nelle case e si ripercuotono sulla salute pubblica. Ogni anno i camini tradizionali aperti rilasciano 369 tonnellate di Pm10 in atmosfera mentre quelli chiusi 2401 tonnellate.

Anche le stufe a legna inquinano abbastanza: 2651 tonnellate di Pm10 mentre una stufa a pellet rilascia in media 76 grammi di particolato per ogni giga joule (multiplo del joule ed è l’unità di misura che si adotta per l’energia e il calore) bruciato.

Quest’anno gli italiani per risparmiare sui costi di luce e gas hanno scelto questi combustibili alternativi per cui ci sarà senz’altro, come sottolinea anche Miani, un incremento delle polveri sottili nell’atmosfera.

Quanto si spenderà in più quest’anno?

Luce e gas alle stelle e gli italiani optano per misure di riscaldamento alternative.

Nei soli primi mesi del 2022, infatti, i dati Aiel hanno registrato un aumento delle vendite di stufe del 28% rispetto allo scorso anno. Ovviamente è salita la domanda di combustibili alternativi come il pellet o la legna da ardere i cui prezzi sono schizzati alle stelle.

Il primo motivo è la guerra in Ucraina e poi le minori importazioni dall’estero. Le stime parlano di aumenti fino al 175% per il pellet ma anche i costi della legna sono diventati proibitivi: da 167 euro circa dello scorso anno ai 240 euro di adesso. L’incremento è solo del +43,7%, una cifra sicuramente minore ma che pesa comunque sulle famiglie italiane.

Gli aumenti, infatti, non riguardano solo i combustibili per riscaldarsi quest’inverno ma anche i prodotti alimentari. Gli italiani sono stufi, non sanno più che fare e sperano davvero che il 2023 possa essere un anno migliore.

Attenzione alle truffe

I prezzi del pellet sono alle stelle per cui si cercano online offerte per risparmiare. Attenzione: dietro annunci troppo competitivi si potrebbero celare delle truffe. L’ultima, in ordine temporale, è quella della svendita del pellet a 7 euro al sacco. Il sito truffa aveva anche indicato l’indirizzo di una vera azienda (che però vende solo stufe e caminetti) che si è ritrovata subissata di telefonate di gente truffata.

La truffa funziona in questo modo: il falso sito pubblicizza il combustibile a un prezzo stracciato inserendo nei contatti l’indirizzo di un’altra azienda che non c’entra nulla. Sul sito si trova poi l’iban a cui inviare il bonifico per l’acquisto.

Il consiglio per evitare di essere raggirati, quindi, è quello di prestare sempre la massima attenzione a prezzi troppo competitivi, soprattutto ora che si avvicina il Black Friday 2022.

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