Gli operatori telefonici sono la nostra croce e la nostra delizia, indispensabili per l’era moderna, eppure insopportabili per l’invadenza che mostrano nelle nostre vite. E quando sbagliano non perdiamo un solo istante per reclamare. E se dovessero tardare nell’attivarci la portabilità? C’è il rimborso. Si, ma come ottenerlo? Quel è la procedura?

Rimborso portabilità, come chiederlo

La portabilità della propria numerazione significa cambiare operatore e mantenere il proprio numero telefonico. Si tratta di un processo ormai ampiamente comune, e che solitamente richiede un paio di giorni lavorativi per ottenerlo.

A volte le cose però non sono così semplici. I due operatori (il nuovo e il vecchio) potrebbero avere qualche problema di comunicazione tra loro e tale inconveniente farebbe poi slittare la portabilità.

Forse non tutti sanno che oltre il terzo giorno è previsto un indennizzo per ogni giorno di ritardo. Tale rimborso viene caricato direttamente sulla nuova SIM del cliente. Come ottenerlo? Il cliente deve rivolgere esclusivamente al nuovo operatore con il quale ha effettuato il contratto. A partire dal terzo giorno, l’indennizzo sarà di minimo 2,50 euro per ogni giorno lavorativo di ritardo, fino ad un massimo di 50 euro.

Dunque, se la vostra SIM con portabilità del numero è in ritardo già da 3 giorni lavorativi, allora avete diritto a 2,50 euro di ricarica come indennizzo. Se è invece in ritardo da 20 giorni, allora saranno 50 euro ad arrivare sulla vostra scheda (cifra massima consentita).

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