I piani individuali di risparmio chiamati anche Pir sono degli strumenti di investimento a lungo e medio periodo. Sono però riservati soltanto alle persone fisiche e non a quelle giuridiche o aziende e prevedono un piano fiscale agevolato purché si rispettino delle regole.

Il funzionamento e la costituzione dei piani individuali di risparmio

Il ruolo dei piani individuali di risparmio sarà quello di migliorare le opportunità di chi decide di investire nonché quelle delle imprese di ottenere delle risorse finanziarie per investimenti di medio-lungo termine.

I Pir saranno riservati, però, soltanto alle persone fisiche che risiederanno in Italia (fiscalmente) e che non avranno un altro piano di risparmio. L’altra regola da seguire sarà che il proprio piano di risparmio non dovrà essere condiviso con altre persone fisiche: l’età non avrà alcuna importanza in quanto anche una persona minorenne potrà essere titolare di un Pir.

Per poter sottoscrivere un piano individuale di risparmio ci si potrà rivolgere ad imprese di assicurazione non residenti ( ovvero che opereranno in Italia mediante organizzazione o in regime di prestazione libera dei servizi) o ad imprese di assicurazione che risiederanno nello Stato Italiano. In alternativa ci si potrà anche rivolgere ad intermediari purché siano abilitati.

Il piano di risparmio: ecco quando sarà conforme

Il piano di risparmio individuale per essere conforme alla normativa dovrà rispettare delle regole. In primis, non dovrà superare i 30 mila euro annui ed i 150 mila euro complessivi. Una parte dell’investimento totale (il 70%) dovrà destinarsi agli strumenti finanziari qualificati mentre questi ultimi (del medesimo emittente più la liquidità che compongono il piano) non dovranno essere superiori al 10% dell’investimento totale. I redditi degli strumenti finanziari che comporranno il piano individuale non dovranno concorrere alla formazione del reddito complessivo mentre le partecipazioni sociali che lo comporranno  non dovranno essere considerate “qualificate”.

Infine gli strumenti finanziari che comporranno il piano non dovranno essere stipulati o emessi con soggetti che risiedono in Paesi non collaborativi mentre quelli detenuti dalla singola persona o che si susseguiranno da uno all’altro dovranno essere tenuti per un periodo minimo di cinque anni.

Infine non potranno concorrere  a formare l’investimento Pir Conforme gli strumenti finanziari i cui redditi creeranno reddito complessivo imponibile nonché quelli (anche se negoziati in mercati regolamentari)  stipulati o emessi con soggetti che risiederanno in territori o stati diversi da quelli che saranno indicati nella lista bianca. Infine le partecipazioni sociali “qualificate”.

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