Il parlamento europeo dopo una consultazione pubblica avvenuta tra luglio ed agosto 2018 ha evidenziato che l’84% dei voti ha approvato l’abolizione dell’obbligo del cambio di ora due volte all’anno per i diversi paesi membri Ue. Ogni Stato, quindi, dovrà decidere entro la fine di aprile 2021 se vorrà adottare per sempre l’ora legale o quella solare. Ma quali sono i vantaggi economici dell’ora legale, cosa si risparmia?

L’ultimo cambio di ora per tutti nel 2021

Domenica 29 marzo 2021 ci sarà il cambio di ora da solare a legale e le lancette dovranno essere spostate un’ora avanti.

Le giornate risulteranno così più lunghe anche per l’inizio della primavera. Per i paesi europei sarà quindi l’ultimo cambio di ora dopo la decisione di aprile: cosa farà la maggior parte di essi?

La maggioranza dei francesi vorrebbe tenere per sempre l’ora legale mentre i paesi del Nord Europa quella solare che avvantaggia più i paesi del sud. In Finlandia, ad esempio, nei giorni più lunghi il sole sorge prima delle 4 del mattino e tramonta intorno alle 23. L’ora guadagnata, quindi, non serve a nulla.

E l’Italia? Ebbene il nostro paese ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale senza che vi sia alcuna variazione. Quindi dopo aprile se non ci sarà alcun intervento si potrebbe viaggiare in un’Europa di tanti fusi orari diversi.

I vantaggi economici dell’ora legale, cosa si risparmia?

L’ora legale venne adottata nel nostro paese nel 1966 per sfruttare al meglio le ore di luce della bella stagione. Tra marzo e ottobre, infatti, c’è più luce dato che il sole sorge prima e tramonta più tardi. Spostando di un’ora avanti le lancette, quindi, le ore di luce si possono usare appieno per svolgere le diverse attività quotidiane.

Il vantaggio economico con l’ora legale in Italia c’è in quanto lo spostamento delle lancette permette di accendere la luce un’ora più tardi con un conseguente risparmio di energia elettrica. Secondo l’Enea tale sistema porta ad un risparmio dello 0,2% sul totale dei consumi. Questo è un dato importante nelle politiche di risparmio energetico. I dati della società italiana Terna, poi, comunicano che grazie al cambio di ora si consumano in meno 560 milioni di kWh con un risparmio di oltre 115 milioni di euro per le famiglie italiane.

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