Il Ministero dell’economia e delle Finanze ha comunicato che il nuovo Btp Italia a 8 anni con scadenza al 28 giugno 2030 avrà un tasso minimo dell’1,60%. La sua emissione è per oggi mentre il tasso definitivo sarà stabilito con una successiva comunicazione durante l’apertura della quarta giornata di emissione (23 giugno). Il tasso potrà quindi restare tale o essere rialzato rispetto a quello comunicato. Il buono fruttifero postale 4×4, altro prodotto di investimento, offre invece un rendimento massimo lordo dell’1,25%. È però garantito dallo Stato Italiano e si può richiedere la restituzione del capitale investito in ogni momento.

Nel caso del 4×4, gli interessi sono riconosciuti però solo al termine del quarto anno.

Btp Italia: cosa succede oggi

Il nuovo Btp Italia sarà in collocamento da oggi ed avrà come comunica il Mef un tasso cedolare reale annuo dell’1,60%. Quello definitivo sarà stabilito il 23 giugno: potrà quindi restare tale o rivisto al rialzo. Questo buono del Tesoro Poliennale è indicizzato al tasso di inflazione italiana ovvero all’indice Foi senza tabacchi ed ha cedole corrisposte ogni 6 mesi. Ciò insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione del medesimo semestre. Ricordiamo che si parla di inflazione quando si registra un rincaro di ampia portata che non si riferisce soltanto alle singole voci di mercato. Quando c’è l’inflazione, c’è l’aumento dei prezzi e la conseguente perdita del valore della moneta nel tempo. Tornando al nuovo Btp Italia, la prima fase sarà dedicata ai risparmiatori individuali. Costoro se lo terranno fino alla scadenza avranno un premio fedeltà uguale all’1% del capitale investito.

Il buono fruttifero postale 4×4

Invece che nel nuovo Btp Italia si può investire nel buono fruttifero postale 4×4 la cui durata è di 16 anni. Le condizioni in vigore dal 9 giugno ci comunicano che il rendimento annuo lordo effettivo è dello 0,30% alla fine del quarto anno e dello 0,45% alla fine dell’ottavo anno.

È poi dello 0,80% alla fine del dodicesimo anno e dell’1,25% alla fine del sedicesimo anno. Come spiegato, il capitale investito si può richiedere quando si vuole ma per il rimborso anche degli interessi bisogna attendere il termine del quarto anno. Se si sottoscrive in forma cartacea, poi, bisogna prestare attenzione alla data di prescrizione che si verifica 10 anni dopo la scadenza. Se si verifica tale condizione non è più possibile ricevere la cifra investita e nemmeno gli interessi.
[email protected]