Novità in vista per Netflix. La pubblicità potrebbe essere il nuovo step per aumentare i profitti senza dover pesare sulle tasche degli abbonati. Ma come funziona il nuovo piano in arrivo sulla piattaforma? Gli economisti storcono il naso e ci parlano di teoria dell’ultimatum da associare alla strategia di Netflix.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e cerchiamo di capire perché la piattaforma sta optando anche per il trasferimento del profilo oltre allo stratagemma delle pubblicità per continuare a far soldi.

Netflix, pubblicità e altre strategie discutibili

Il trasferimento del profilo è stato annunciato già anche per il nostro paese e darà la possibilità agli utenti di staccarsi da un piano condiviso per farne uno tutto nuovo ed esclusivo, conservando però le preferenze e le visioni già effettuate precedentemente con un altro account. Il piano di Netflix quindi sembra chiaro: evitare lo scambio di password e impostare eventualmente nuove tariffe per coloro che vogliono avere più profili sul proprio account. I test sono già stati presentati in altri paesi, ma non sono andati affatto bene.

Ora però la piattaforma sembra volerci riprovare e ha studiato la soluzione della pubblicità per evitare agli abbonati di pagare di più. Netflix e pubblicità: coloro che non vogliono sottoscrivere un abbonamento più costoso, potranno compensare con gli spot che verranno mostrati all’inizio di ogni visione. Insomma, chi vuole continuare a vedere i contenuti presenti in catalogo senza pagare più soldi, potrà farlo guardando delle pubblicità che la piattaforma inserirà tra non molto.

Gli economisti non approvano

I nuovi piani di Netflix stanno facendo storcere il naso a molti esperti di economia. Vi abbiamo già accennato alla teoria dell’ultimatum. Si tratta di un test che funge da gioco logico e che vede protagonisti due soggetti. Al primo diamo una somma di denaro e gli diciamo di offrirne una parte di sua scelta a un altro soggetto.

Potranno entrambi tenersi i soldi, qualora il secondo soggetto dovesse accettare l’offerta del primo. Poniamo, ad esempio, 100 euro: il soggetto 1 probabilmente deciderà di offre al soggetto 2 soltanto un euro, così da tenere per sé ben 99 euro. Per il soggetto 2 sarebbe comunque un euro guadagnato, quindi razionalmente dovrebbe accettare l’offerta.

La realtà dei fatti però ci dice che statisticamente il soggetto 2 non accetterà mai l’offerta, poiché la troverà ingiusta. Secondo gli analisti, Netflix sta correndo lo stesso rischio. Infatti, per molti utenti dover pagare e, allo stesso tempo, sorbirsi le pubblicità, sarà una vera e propria ingiustizia. Dunque le previsioni degli esperti sono che il nuovo piano di Netflix sarà fallimentare e tantissimi utenti annulleranno il proprio abbonamento.

Quali che saranno le scelte dell’azienda, è innegabile che dovrà cambiare qualcosa. Il fatturato della piattaforma è in calo da diverso tempo e competitor come Disney+ e Prime Video si stanno facendo sempre più avanti. Indubbiamente, le pubblicità ci faranno risparmiare un bel po’ e ci eviteranno gli aumenti previsti, ma come saranno recepite dagli utenti? Sarà una scelta che accetteranno passivamente o la vedranno davvero come un’ingiustizia? Ai posteri l’ardua sentenza.