MUTUI UNICREDIT: IL MUTUO CONTANTE A TASSO FISSO

Proseguiamo il nostro viaggio all’interno dei prodotti di finanziamento erogati dalle principali banche italiane. La nostra lente si è oggi soffermata sul Mutuo Contante a tasso fisso Unicredit, una delle tante linee di credito che promettono di trasformare in liquidità il valore del proprio immobile, utilizzando il denaro ottenuto nella transazione per finalità quali il sostenimento di spese personali o familiari, o ancora il consolidamento di esposizioni passive pregresse. Analizziamo pertanto tutte le principali caratteristiche del prodotto creditizio di Unicredit, partendo da quelle più note, per cercare di scoprire eventuali condizioni maggiormente specifiche e onerose.

L’importo ottenibile attraverso tale finanziamento dovrà essere compreso tra un minimo di 30 mila euro e un massimo di 80 mila euro, compatibilmente con il rispetto del loan-to-value predeterminato nei fogli informativi di trasparenza, e in nessun caso eccedente l’80% del valore dell’immobile oggetto della garanzia ipotecaria di primo grado, in favore dell’istituto di credito erogante. Cominciamo con il dire che l’estremo stabilito dal contratto di Mutuo Contante non è certamente troppo elevato per gli standard bancari. In altri termini, la soglia massima degli 80 mila euro ci sembra piuttosto limitativa, rispetto a quanto offerto da alcuni dei principali competitors della banca in esame.

MUTUO CONTANTE A TASSO FISSO UNICREDIT: DURATA, CARATTERISTICHE E TASSO

Più ampie sono le possibilità per quanto concerne la durata del piano di ammortamento. L’estensione della transazione creditizia dovrà essere compresa tra i 5 e i 20 anni, con potenziali scelte per scadenze intermedie. Si noti, in proposito, che il Mutuo Contante a tasso fisso possiede una particolare caratteristica di evoluzione delle forme tecniche del tasso di interesse applicato al capitale oggetto di mutuo, tale per cui alla scadenza dei cinque, dieci o quindici anni, il tasso di interesse verrà trasformato automaticamente da fisso a variabile, a meno che il cliente non intervenga in una disdetta nei confronti di questo switch tra i principali riferimenti del costo del denaro del mutuo.

Il Mutuo Contante a tasso fisso può pertanto essere sfruttato altresì come un mutuo a tasso misto, lasciando il mutuatario libero di poter gestire autonomamente le varie combinazioni di tasso e di durata.

Piuttosto ordinarie le altre caratteristiche: l’addebito delle rate, con periodicità mensile, avverrà attraverso pagamento sul conto corrente; non è previsto alcun preammortamento (ad eccezione di quello tecnico); l’estinzione anticipata o totale del debito residuo è sempre effettuabile, senza il pagamento di alcun onere specifico; sul fronte assicurativo, obbligatorio l’abbinamento del prodotto con la copertura incendio e scoppio sull’immobile, mentre risultano essere facoltative le polizze Vita e Multigaranzia sulla capacità di rimborso del debito da parte del mutuatario.

Mutuo contante Unicredit tasso – Passando all’analisi sul tasso, il mutuo prevederà l’applicazione di un tasso costante nel tempo, con indicizzazione all’EuroIrs a 5, 10, 15 o 20 anni a seconda della scadenza prescelta, con una maggiorazione pari a 4 punti percentuali di spread. Nell’ipotesi in cui il cliente dell’istituto di credito opti per il passaggio all’applicazione del tasso di interesse variabile, godrà altresì di una riduzione dello spread di 0,20 punti percentuali.

Per quanto riguarda le ulteriori spese per la stipula e la gestione del contratto, rileviamo la presenza di una commissione di istruttoria piuttosto ordinaria, pari a un punto percentuale sull’importo del mutuo, con un minimo di 750 euro e un massimo di 1.380 euro. A ciò, occorre aggiungere costi di perizia tecnica stimabili intorno ai 250 euro, e imposta sostitutiva nella misura di 0,25 punti percentuali sul capitale richiesto. Non sono invece, opportunamente, previste, spese di gestione pratica e di incasso rata.

Il Mutuo Contante a tasso fisso è quindi un finanziamento per liquidità discretamente ordinario all’interno della gamma di prodotti bancari appartenenti a questa macro categoria.

La previsione del passaggio automatico da tasso fisso a variabile, avverrà inoltre con notifica informativa al mutuatario, 60 giorni prima della scadenza, consentendo a quest’ultimo di poter esercitare le idonee opzioni. Le ulteriori caratteristiche ci paiono in linea con gli standard proposti dai principali istituti di credito.