Il costo del denaro è ai minimi storici comunica l’Osservatorio Mutui di Mutuionline.it e negli ultimi giorni sono tornati vicino o sotto lo zero anche gli Irs dai 20 ai 30 anni che regolano i tassi fissi dei mutui.

I bassi tassi di interesse ovviamente spingono chi ha un mutuo ad effettuare la portabilità del proprio finanziamento passando ad una nuova Banca che propone tassi più vantaggiosi risparmiando in questo modo una bella cifretta.

In ogni caso dall’analisi effettuata si evince che il Covid-19 ha rallentato le richieste di finanziamento e che le erogazioni nel periodo di lockdown hanno privilegiato i mutui per acquisto prima casa.

Sono poi cresciute, nuovamente le surroghe.

Mutui e l’emergenza Coronavirus

A causa delle misure prese dal Governo per contenere l’emergenza da Covid-19 inevitabilmente sono rallentate le richieste di finanziamento. Le surroghe che sono andate benissimo in questi ultimi 14 anni si sono attestate ad aprile al 72,2% del totale contro il 65,5% dei primi 3 mesi del 2020 e il 38,3% nel medesimo periodo del 2019, secondo l’analisi dell’Osservatorio Mutui di Mutuionline.it. Nel medesimo periodo sono calate le richieste di mutuo per l’acquisto della prima casa del 23,1% del totale.

Per quanto concerne le erogazioni (condizionate dal lockdown) emerge che esse sono state poche e che sono stati privilegiati i mutui per l’acquisto della casa che sono balzati al 46,1% del totale dal 30,8% dei primi 3 mesi di quest’anno.

L’importo medio richiesto è calato e ad aprile è arrivato a 133.733 euro mentre quello dei mutui erogati è salito a 161.026 euro dai 140.146 euro di gennaio, febbraio e marzo 2020.

LTV, tasso fisso e variabile: l’analisi

Nel trimestre ad aprile l’asticella dell’LTV (rapporto tra la somma che viene concessa in prestito dall’Istituto Bancario ed il valore della proprietà che il risparmiatore mette in garanzia) si è alzata ancora.

Esattamente al 28,3% del totale delle erogazioni per la copertura dell’81-90% ( nei primi 3 mesi del 2020 era al 21,8%), al 25,3% per quella 61-70% ( dal 23,3% dei primi 3 mesi del 2020) e al 3% per la copertura oltre la soglia del 90%. I tassi più bassi, infatti, danno la possibilità di finanziarsi in modo più conveniente contando di una quota più elevata d’acquisto senza però avere la rata o il peso degli interessi maggiori.

Dall’analisi dell’ Osservatorio Mutui di Mutuionline.it emerge poi che, paradossalmente, il tasso fisso è più conveniente di quello variabile. A inizio di questo mese, ad esempio, il miglior tasso fisso per un mutuo di 20 anni partiva dallo 0,40% contro lo 0,55% del migliore variabile. Stesso discorso anche per i mutui a 30 anni con lo 0,57% per il variabile e lo 0,65% per quello fisso e quindi molti vicini.

Al momento, comunque, sia le Banche che i notai si stanno riorganizzando per effettuare operazioni anche a distanza ed inoltre l’uscita graduale dalle limitazioni del lockdown stanno portando pian piano il settore verso la normalità. Si stanno poi recuperando anche le tante pratiche che erano rimaste sospese o ferme nei mesi scorsi.

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