Lo spettro del blackout energetico terrorizza l’Europa ma anche l’Italia. Il nuovo pericolo, infatti, non è solo quello dell’aumento delle bollette di luce e gas ma un ridimensionamento delle forniture. Intanto apprendiamo che nel nostro paese un minore apporto di gas non ha provocato alcun problema. Il motivo è da additarsi ai flussi maggiori di gas norvegese al Passo Gries in alta Val d’Ossola. La stagione di riempimento degli stoccaggi commerciali però è partita in ritardo per cui interrompere adesso i rubinetti non sarebbe un’azione intelligente.

Questo è quello che pensa Carlo Messina, Ad di Intesa Sanpaolo che aggiunge “Interrompere il rubinetto del gas significa andare verso una recessione certa e una perdita di posti di lavoro significativa“.

L’Italia resterà senza gas e luce?

Il pericolo di un blackout energetico è reale. L’allerta è scattata già qualche mese fa quando Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, ha dichiarato che esso non era da escludere. Esattamente ha riportato quanto segue “Un black out non è da escludere rispetto all’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico. Lo sforzo che dobbiamo fare è quello di sterilizzare questo tipo di impatto nei confronti delle famiglie, al netto che a livello europeo si definisca un piano per evitare conseguenze peggiori come arrivare a un black out“. Intanto la stagione degli stoccaggi commerciali è partita in ritardo e nonostante i ritmi sostenuti dell’ultimo periodo, la differenza con gli passati c’è. I volumi di gas in giacenza presso la Snam-Stogit, come sottolinea Startmag.it, sono inferiori del 36% rispetto al 2019, del 55% rispetto al 2020 e del 32% rispetto al 2021. Se si vuole arrivare al 15 ottobre con il 90% dello spazio in giacenza non si dovranno ovviamente interrompere i flussi del gas.

Lo spettro del Blackout energetico

Se davvero dovesse esserci un blackout energetico, come prepararsi? Ovviamente in caso di crisi energetica anche i cittadini dovranno fare la loro parte per cui una preparazione adeguata consentirebbe di agire con efficienza e rapidità.

Un punto di partenza potrebbe essere l’acquisto di pannelli fotovoltaici che producono l’energia dai raggi solari. Altroconsumo ne ha consigliato qualcuno. Essi offrono buone prestazione ed una resa buona anche in autunno e in inverno. La produzione dell’energia però non basta in quanto è necessario anche accumularla e renderla disponibile quando il sistema è scollegato dalla rete per colpa del blackout. È quindi importante un impianto di accumulo che rivela in automatico il blackout energetico in automatico senza che vi siano ulteriori interventi. Diventa quindi la fonte di energia della casa. Quando tutti sono al buio, quindi, chi dispone di quest’apparecchio potrà accendere le luci, potrà tenere il frigo acceso e il telefono in carica. Niente panico, in Italia al momento non c’è ancora nessun allarme per un blackout energetico. Il rischio è però sempre dietro l’angolo per cui è meglio farsi trovare pronti.
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