Il libretto postale giudiziario può essere aperto soltanto su richiesta dell’Autorità giudiziaria nel caso ad esempio vi siano sequestri o pignoramenti in corso. Ha quindi una funzione di tipo cautelare in quanto su di esso si deposita denaro derivante da procedimenti giudiziari. Ma a chi può essere intestato e qual è il regime fiscale?

Le informazioni sul libretto giudiziario

Così come gli altri libretti di risparmio anche quello giudiziario è emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocato sul mercato da Poste Italiane.

È emesso, però, solo in forma cartacea e può essere intestato sia a persone fisiche maggiorenni che a quelle giuridiche purché parti di un procedimento giudiziario. Più nel dettaglio le persone giuridiche possono essere gli avvocati ma solo per le somme depositate per partecipare agli incanti e i curatori fallimentari per il denaro relativo alle procedure fallimentari. Inoltre l’organo giudiziario per i soldi sequestrati nei procedimenti penali contro ignoti e più nel dettaglio per cifre che riguardano cittadini italiani deceduti non in Italia. Infine i soggetti indicati con un apposito provvedimento dall’autorità giudiziaria.
Per quanto concerne il regime fiscale, la ritenuta è del 26% sugli interessi mentre l’imposta di bollo è di 2 euro per saldi più alti di 77,47 euro. Gli interessi sono gli stessi degli altri libretti ovvero assicurano un tasso nominale annuo lordo dello 0,001%. Su questo libretto però non è possibile attivare la conveniente offerta Supersmart che offre un rendimento lordo nel periodo di accantonamento del denaro dello 0,40%. Esso è in vigore dal 7 novembre 2019 e matura dal giorno del versamento fino alla data di estinzione del libretto. La capitalizzazione annua è al 31 dicembre.

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