Gli interessi attivi bancari sono quei rendimenti che la Banca deve erogare a chi sottoscrive il conto corrente in quanto essi si maturano (dopo un determinato periodo) dalle somme che sono depositate sul cc o sul conto deposito. Sul tema è intervenuta anche la Corte di Cassazione che ha emesso una sentenza davvero importante. Le info in merito nonché quelle sulla successione in caso di conto corrente cointestato.

La sentenza della Corte di Cassazione sugli interessi attivi a chiusura conto

La Corte di Cassazione lo scorso 3 dicembre 2018 ha respinto il ricorso fatto dalla Intesa Sanpaolo.

La Banca non voleva riconoscere ad un cliente gli interessi attivi presenti al momento della chiusura del conto. E così con la sentenza numero 31187/2018 la Corte di Cassazione ha stabilito che quando un conto corrente viene chiuso, la Banca deve sempre riconoscere gli interessi maturati. Proprio per questo, quando il correntista chiede che il suo conto venga chiuso parallelamente alla pratica di chiusura, si dovrà fare anche quella di riconoscimento interessi senza che il cliente la richieda. Ricordiamo che la percentuale degli interessi attivi riconosciuti al cliente è stabilita nel contratto di conto corrente o deposito. Per calcolare l’ammontare netto, comunque, basterà togliere da totale le imposte e le tasse qualora esse siano dovute.

Successione conto corrente cointestato: le info

Se l’intestatario di un conto corrente muore, in automatico le somme depositate andranno agli eredi legittimi o/e a quelli testamentari. Questi ultimi, però, potranno prelevare quanto gli spetta soltanto dopo aver fatto e portato alla Banca la dichiarazione di successione. Qualora il conto sia cointestato, invece, gli eredi potranno reclamare solo la quota che era della persona deceduta nella misura del 50% per il coniuge degli eredi nella restante parte. Il cointestatario del conto, invece, continuerà ad essere titolare della sua parte e potrà prelevare in qualsiasi momento.

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