Il conflitto in Ucraina che va avanti oramai da due mesi sta accrescendo l’incertezza che avrà effetti ancora più rilevanti sull’economia. L’inflazione è infatti in crescita per cui in molti si stanno chiedendo come proteggere i propri risparmi/investimenti dalla volatilità del mercato.

Cosa è necessario per proteggere investimenti e risparmi dall’inflazione in crescita

É necessaria una gestione professionale per proteggere il proprio portafoglio dalla volatilità dei mercati suggerisce Eletta Savarino di Poste Italiane. L’inflazione purtroppo è la più iniqua delle tasse perché pesa sul reddito che ognuno possiede e sul potere di acquisto delle famiglie.

E proprio per questo viene considerata una tassa anche se non lo è.

L’inflazione non è soltanto l’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi ma ha anche un potere redistributivo dai creditori ai debitori. Per questo la Savarino fa l’esempio del mutuo a tasso fisso che è un vantaggio rispetto al variabile. Il motivo è che la restituzione del capitale e più esattamente il potere del denaro che si restituirà avrà un valore più basso in termini reali.

Una soluzione affinché il proprio investimento non si svaluti è quello di effettuare una rotazione di portafoglio ovvero la movimentazione da un settore all’altro con lo scopo di battere il mercato. Più nel dettaglio la rotazione è un indicatore della frequenza con la quale gli attivi di un fondo sono acquistati e venduti dai gestori. Di recente si è assistito ad esempio alla rotazione importante di portafogli dai titoli growth ai value. I primi sono quelli che hanno più potenzialità di crescita, sono i tipici ad esempio delle aziende tecnologiche. Gli altri hanno invece un valore più intrinseco e sono quelli tipici di banche ed utilities.

Come difendere investimenti e risparmi dall’inflazione

L’ultimo bollettino di Bankitalia conferma che ci troviamo in un’economia di guerra.

Nel caso di arresto delle forniture del gas russo da maggio la scarsità di tale prodotto potrebbe portare l’inflazione all’8% con la conseguenza di un Pil più basso di mezzo punto percentuale. Con i prezzi in crescita e l’economia in arretramento (stagflazione) cosa fare allora con risparmi ed investimenti? Vincent Chaigneau, responsabile della ricerca di Generali Investments, afferma che bisognerebbe ridurre l’esposizione al mercato azionario. Concetto espresso anche da Richard Flax, responsabile investimenti di Moneyfarm. Per quest’ultimo infatti una mossa chiave per consolidare il livello di resilienza dei portafogli e cercare di mantenere la volatilità entro i target è la riduzione delle attività considerate più rischiose.
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