
Cos’è, quando si applica e qual è il costo dell’imposta di bollo sul conto corrente? Essa è una tassa che rientra tra le imposte indirette ed è dovuta perché si possiede un conto. Si applica in misura fissa e viene prelevata direttamente dalla Banca o dalle Poste. Ecco ulteriori dettagli in merito.
Imposta di bollo conto corrente: quando si applica
L’imposta di bollo si applica ai conti correnti, ai libretti di risparmio e ai prodotti finanziari le cui giacenze superano i 5 mila euro. La tassazione viene applicata al momento della rendicontazione periodica per cui in base al contratto stipulato essa può essere trimestrale, annuale o mensile. Essa è di 34,20 euro all’anno per le persone fisiche e 100 euro per quelle giuridiche. Sui prodotti finanziari come i conti deposito o i buoni fruttiferi postali si calcola però in maniera differente. Dal 2014 si applica infatti l’aliquota dello 0,20%.
Se al conto corrente si affianca una linea vincolata, poi, si applica l’aliquota dello 0,20% sulle somme accantonate e l’imposta di 34,20 euro su quelle destinate all’uso corrente e quindi sul conto.
Si ricorda inoltre che non dovranno pagare l’imposta di bollo, anche se la giacenza media supera i 5000 euro, coloro che hanno un Isee più basso di 7500 euro e sono titolari di un conto base. Quest’ultimo per chi non lo sapesse è un rapporto aperto da chi ha una situazione di svantaggio sociale e ne ha bisogno per far fronte ai limiti sul contante.
Quest’anno come tutti sanno la soglia di contante utilizzabile sarebbe dovuta scendere a 1000 euro ma per un emendamento presentato è rimasta a 2000 euro. Il conto base, poi, è aperto anche da chi ha una pensiona minima e ne ha bisogno per poterla ricevere. È un prodotto che non ha spese.[email protected]