Il Centro Europeo Consumatori Italia nelle ultime settimane ha fornito molte consulenze in merito ai diritti che hanno i viaggiatori per l’emergenza Coronavirus. Fino al 3 aprile, si sa, ci sarà il divieto per le persone di spostarsi su tutto il territorio nazionale salvo per lavoro, salute o necessità. Ecco allora le info in merito ai pacchetti turistici compresi gli eventuali rimborsi diramate dal Cec.

Viaggi prenotati per motivi turistici

Il Centro Europeo Consumatori Italia comunica che, a seguito della disposizione per la quale ci si potrà spostare sul territorio nazionale soltanto per determinate esigenze, tutti i viaggi turistici prenotati con partenza o esecuzione fino a tale data potranno essere cancellati senza dover pagare alcuna penale. Sarà poi possibile anche richiedere il rimborso di quanto sostenuto o un voucher.

Il consiglio dell’Associazione, comunque, è quello di mettersi in contatto con l’agenzia di viaggio o con chi ha prestato il servizio.

Tour operator cancella il viaggio e fornisce voucher al cliente

Il Cec comunica che qualora il tour operator cancelli la vacanza prenotata fornendo un buono al cliente, quest’ultimo potrà chiedere anche il rimborso. Questo perché, ai sensi dell’articolo numero 28 del Decreto Legge numero 9 del 2 marzo, l’organizzatore potrà offrire un pacchetto alternativo, emettere un buono o restituire quanto speso. La formulazione del voucher, quindi, è un’alternativa non è un obbligo.

Qualora invece si accetti il buono, esso dovrà essere utilizzato entro 1 anno dalla data in cui è stato emesso. Se invece il pacchetto turistico prenotato verrà annullato ed il tour operator rilascerà un buono per il prezzo della vacanza senza che il cliente abbia saldato per intero il conto, l’articolo 1463 del Codice Civile comunica che quest’ultimo non sarà tenuto a procedere al saldo ma avrà diritto alla restituzione della cifra già corrisposta.

Pacchetti turistici: le faq del Cec

Il Centro Europeo Consumatori comunica inoltre che chi ha prenotato un pacchetto presso un tour operator la cui sede è in un altro paese dell’Unione Europea ma non può mettersi in viaggio per il divieto italiano secondo l’Associazione avrà diritto al rimborso.

Questo perché la circostanza per la quale il viaggiatore non può partire è eccezionale. Chi invece ha prenotato il viaggio per la metà di aprile potrà cancellarlo gratuitamente fino al 3 aprile. Per l’annullamento in date secondarie senza penali, si dovrà capire se i divieti saranno prorogati.

Infine chi ha prenotato un pacchetto turistico con partenza alla fine di aprile avendo versato un acconto, il Cec comunica che soltanto i viaggi fino al 3 aprile potranno essere cancellati gratuitamente. Questo significa che il pagamento del saldo andrebbe fatto perché il contratto lo prevede. Vista la situazione, però, l’Associazione consiglia di contattare l’organizzatore per capire se c’è la possibilità di poter posticipare il pagamento del saldo.

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