Nell’anno della pandemia c’è il record di autorizzazioni per vendere farmaci online. Sono infatti 282 in più a portelo fare tra farmacie e parafarmacie rispetto al 2019. Ovviamente si tratta della vendita a distanza di prodotti senza obbligo ricetta. Questo dato è il più alto mai registrato fino ad ora e a rilevarlo è Farmakon, piattaforma di e-store farmacie e parafarmacie. La distribuzione geografica di queste ultime, però, mostra notevoli differenze. Le prime cinque regioni, ad esempio, raggiungono il 60% di tutti gli esercizi online mentre le ultime dodici solo il 16%.

Ricordiamo che il mercato dei farmaci online è sempre più utilizzato. Basti pensare che è possibile acquistarli anche da Fb Messanger.

Farmaci online: è record di autorizzazioni

Nel 2019 furono rilasciate 199 nuove autorizzazioni a farmacie e parafarmacie per vendere online e fu un record. A dirlo è Farmakon che, come detto, è la piattaforma, leader in Italia di creazione e-store per parafarmacie e farmacie. Essa ha analizzato infatti i nuovi ingressi nel registro del Ministero degli esercizi farmaceutici autorizzati ad operare online.
Rispetto alla fine del 2019 c’è un incremento del 31,5%. Questo significa che in un anno gli esercizi che possono vendere farmaci online senza ricetta sono 282 in più. Ricordiamo che la vendita e-commerce dei sop-otc è partita a gennaio 2016 con una circolare del Ministero della Salute. Da quella data ad oggi le farmacie e le parafarmacie che possono operare online sono in tutto 1145.

Farmaci online: distribuzione geografica farmacie e parafarmacie

Al 31 dicembre 2020 sono più di 1000 gli esercizi autorizzati a vendere farmaci senza obbligo di ricetta tra farmacie e parafarmacie. La prima regione con il numero più alto di attività è la Campania con 203 seguita da Lombardia con 133 e Piemonte con 129. Seguono il Lazio con 108 e l’Emilia Romagna con 101. Fanalino di coda per la Valle d’Aosta con 2, il Trentino Alto Adige con 8, il Friuli Venezia Giulia con 12 e la Basilicata con 14.


In merito a tali dati i fondatori di Farmakon comunicano che emerge un grosso divario tra i farmacisti. Ciò in merito alla trasformazione digitale. Non c’è infatti correlazione tra la densità del territorio e il tasso delle autorizzazioni all’e-commerce. Viene fatto l’esempio della Campania e della Sicilia in quanto tutte e due le regioni hanno 2.400 attività sul territorio. La prima, però, ha un bollino ministeriale per la vendita online di quattro volte superiore all’altra.

Farmaci: crescita per le prime 5 regioni italiane

Nei primi 6 mesi dello scorso anno le prime 5 regioni su indicate hanno mostrato una crescita di attività online. Il motivo è da additarsi al numero sempre più crescente di farmacisti che hanno deciso di vendere online a causa della diminuzione di traffico causato dalla pandemia. Il Covid, comunque, non ha cambiato le abitudini dei consumatori, le ha soltanto accelerate. Per Farmakon, infatti, l’e-commerce rappresenta il passaggio obbligato non solo per superare questo momento di incertezza ma anche per avere un vantaggio sul mercato vista la discesa in campo di Amazon.
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