I libretti postali e bancari diventano dormienti quando su di essi non vengono effettuati movimenti da più di 10 anni e hanno giacenze superiori ai 100 euro. Il rischio quando si verifica questa situazione è che i propri risparmi siano devoluti al Fondo Consap. Poste Italiane in data 23 aprile ha diramato un avviso comunicando che entro il 21 giugno i titolari dei libretti postali dormienti alla data del 30 novembre 2021 dovranno consentire il censimento anagrafico del proprio libretto. Questo per evitare che esso sia estinto e le somme devolute al Fondo su indicato.

Sul sito di Poste è possibile visionare l’elenco di tutti i libretti di risparmio postale dormienti. Ma è possibile recuperare tali somme?

Libretti postali

È il Consap che deve gestire le domande di rimborso dei rapporti dormienti. Questi ultimi sono quelli ad esempio inerenti ai conti correnti, ai libretti postali e bancari, agli assegni circolari e ai certificati di deposito non rendicontati. In molti casi è possibile richiedere alla Consap il risveglio entro dieci anni dalla data di devoluzione al Fondo per recuperare il denaro. Nel caso si abbia un libretto postale sono proprio le Poste a comunicare al cliente che c’è un rapporto che sta per diventare dormiente mediante una comunicazione all’indirizzo conosciuto. Da tale data, il titolare del rapporto con Poste Italiane ha cento ottanta giorni di tempo per evitare l’estinzione di esso. Il motivo è che dopo questo periodo le somme saranno devolute al Fondo dormienti presso Consap. Nel caso si tratti di un libretto al portatore per il quale non c’è un effettivo titolare, la comunicazione sarà unica per tutti i rapporti. Essa, come spiega Altroconsumo, potrà essere fatta in agenzia, all’ufficio postale ed anche online indicando i numeri dei rapporti dormienti. Se anche in questo caso non si farà nulla, il denaro presente superiore a 100 euro sarà devoluto al Fondo dormiente.

Cosa fare

Se i propri libretti postali sono devoluti al Fondo dormienti, il possessore ha altri dieci anni per risvegliare il rapporto come suggerisce Altroconsumo. Deve però fare domanda di rimborso a Consap dei “rapporti dormienti” corredata dall’attestazione di devoluzione al Fondo. Quest’ultima sarà emessa da Poste Italiane e dovrà essere conforme alla modello presente sul sito Consap e presentata su carta intestata ovviamente dell’intermediario. Bisognerà poi collegarsi al Portale delle richieste per inviare la domanda e ci si potrà registrare con la propria identità Spid e seguire la procedura online. Si potrà però anche scaricare il modello di domanda e compilarlo in ogni punto. In tutti e due i casi, però, i documenti si dovranno poi stampare ed inviare mediante raccomandata andata e ritorno a ” Consap Spa – servizio interventi bancari ausiliari – Via Yser 14 – 00198 Roma“.
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