Vodafone sul suo sito ufficiale nella sezione “contratti e moduli” comunica che sarà possibile fare disdetta o recedere dal contratto di rete fissa o mobile perché si desidera passare ad un altro operatore o per la modifica delle condizioni contrattuali. Ci si chiede però se le rate residue dei costi di attivazione e/o quelle per gli eventuali dispositivi associati si pagano.

Come effettuare recesso da Vodafone

La disdetta da Vodafone si potrà eseguire in svariati modi. Si potrà inviare una raccomandata di andata e ritorno al seguente indirizzo ” Servizio Clienti Vodafone c/o Casella Postale 190 – 10015 IVREA o alla Casella Postale 109 – 14100 Asti” insieme alla copia della carta di identità dell’intestatario del contratto in corso di validità .

In caso di delega sarà necessario anche inserire il documento del delegante e del delegato.

In alternativa si potrà inviare una pec al seguente indirizzo: [email protected] sempre con allegata la copia dei propri documenti personali. Sarà anche possibile compilare il form Vodafone online, ecco il link, in esso verranno richieste le proprie credenziali per l’accesso all’area fai da te. Tale sezione potrà essere utilizzata soltanto se il numero di telefono è ancora attivo con Vodafone. Infine, si potrà chiamare il 190 o compilare un modulo presso uno dei punti vendita Vodafone autorizzati.

Rate residue costi di attivazione o dispositivi associati si pagano?

Vodafone comunica che la richiesta di recesso dovrà essere fatta con 30 giorni di preavviso (anche per la richiesta di disattivazione delle sim prepagata). Anche in caso di disdetta dal contratto, la comunicazione dovrà essere fatta 30 giorni prima della scadenza.

L’operatore dal logo rosso e bianco comunica, inoltre, che in base alla propria offerta potrebbero essere richiesti dei corrispettivi per il recesso anticipato o il pagamento di eventuali rate residue. Queste ultime relative ad un dispositivo associato o al contributo di attivazione.

Ricordiamo che molte offerte Vodafone scontano canone e/o attivazione se si accetterà di restare clienti per un determinato periodo di tempo (come ad esempio 24 mesi). Chi non rispetterà tale vincolo, però, dovrà versare le rate mancanti in un’unica soluzione oppure dovrà continuare a pagarle a rate.

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