American Express farà pagare di più i clienti morosi. Lo ha stabilito la società americana di carte di credito adeguandosi a una misura impartita dal governo degli Stati Uniti sotto forma di tassazione. Un rincaro che potrebbe presto sbarcare anche in Italia.

In particolare, il Governo Federale sta incrementando il limite consentito per le commissioni legate ai pagamenti effettuati con ritardo per i servizi legati alle carte di credito e American Express è stata la prima societa’ da aderire. A partire da gennaio, la compagnia addebitera’ 38 dollari ai suoi clienti in ritardo con i pagamenti di circa sei mesi, un dollaro in piu’ rispetto al vecchio piano tariffario, raggiungendo così il tetto massimo consentito.

Le tasse sul ritardo dei pagamenti sono state coperte dal Card Acrt del 2009 che ha tagliato questo tipo di commissioni ma, le societa’ del settore non vedono l’ora di ripristinare le cose. “Ci sono dei costi relativi ai pagamenti effettuati con ritardo e queste nuove tariffe servono proprio per diminuire tali costi”, ha affermato la societa’ in un comunicato.

Il 20% dei titolari di carte di credito è in ritardo coi pagamenti

Secondo R.K. Hammer, le compagnie operanti nel settore delle carte di credito hanno raggiunto gli 11,4 miliardi in termini di commissioni per il ritardo nei pagamenti, non molto lontano dagli 11,8 miliardi che hanno ottenuto grazie alle tariffe annuali ma, decisamente in calo rispetto al 2009. Quasi il 20% di carte di credito attive sono soggette al ritardo nei pagamenti, secondo i dati raccolti da Cfpb e, stando ai dati di Nilson Report questi rappresenterebbero 170 milioni di conti correnti.