carta contoTradizionalmente la carta di credito è associata ad un conto corrente: le carte conto invece sono prepagate svincolate e dotate di IBAN che funzionano come un vero e proprio cc ( permettono l’accredito dello stipendio, la domiciliazione delle bollette, l’invio di bonifici etc… ) . Sono diverse le banche che si sono adeguate a questa nuova richiesta: ma quali sono le condizioni? Le carte conto convengono?

Carte conto, come funzionano

La Carta conto può essere richiesta anche da chi non è titolare di un conto corrente: funziona come una carta prepagata ricaricabile ma ha in più il vantaggio di funzionare come un conto.

Girando su circuito Visa o Mastercard è praticamente accettata in tutto il mondo. E’ stata studiata soprattutto per esigenze particolari di chi non ha, per ragioni diverse, un conto: ad esempio gli adolescenti (purché il contratto sia firmato da un adulto), non residenti e cittadini extra-comunitari, metodo di pagamento alternativo a travellers cheques per viaggi all’estero, acquisti online in sicurezza, carta regalo, anticipo contante per pagamento trasferte e pagamenti saltuari (ad esempio per consulenti o lavoratori interinali). Rispetto al tradizionale conto corrente restano escluse alcune funzioni come l’accesso al libretto degli assegni o allo scoperto di conto corrente oppure la richiesta di un deposito titoli per gli investimenti finanziari. Ma se l’utilizzo del conto corrente è limitato a funzioni standard come gestione di incassi e pagamenti queste carte assolvono perfettamente al ruolo di cc.

Carte conto, sono cointestabili?

Uno dei limiti maggiori di queste carte è che, essendo prepagate ricaricabili e nominative, non possono essere cointestate. Ogni carta quindi ha un unico titolare e responsabile mentre non è vero il contrario: ognuno infatti può richiedere fino a cinque carte conto della stessa banca.

Carte conto, quale scegliere

La scelta tra le diverse carte conto dipende chiaramente dalle esigenze personali e dall’utilizzo medio della carta.

In particolare occorre controllare il prezzo delle operazioni che si effettuano con più frequenza. Ad esempio con Conto in tasca i bonifici costano 2 euro, ovvero il doppio rispetto a Genius card di Unicredit, il quadruplo rispetto a Superflash di Intesa, mentre con Conto tascabile di Chebanca! i bonifici sono addirittura gratuiti. I prelievi presso altri istituti invece sono più costosi con Genius e Superflash. Bisogna poi valutare i costi di gestione, di ricarica ed eventuali imposte di bollo. Ad esempio Genius Card di Unicredit costa tre euro al mese ma è gratuita al di sotto dei 27 anni mentre Conto inTasca ha il canone gratuito.