Stanotte 26 marzo 2017 tra le 2 e le 3 vi sarà il cambio di ora. Le lancette dei nostri orologi, quindi, si dovranno spostare un’ora avanti per cui si dormirà un’ora in meno. Tale cambio è stato inserito per far sì che vi sia un forte risparmio energetico. Ma sarà davvero così? Ecco le info e la storia dell’ora legale.

Cos’è l’ora legale? Le info sulla storia

Prima dell’utilizzo degli orologi, nelle società antiche, la vita si basava su bioritmi fissi.

I contadini, infatti, si alzavano all’alba seguendo il sorgere del sole. Poi ,con l’avvento dell’industrializzazione e degli orologi, tutto mutò. Benjamin Franklin, quindi, nel lontano 178, per risparmiare sull’uso delle candele, propose alla popolazione di Parigi di spostare le lancette dei propri orologi un’ora avanti nel periodo estivo per approfittare così della maggiore luce del sole e risparmiare sul consumo delle candele. Purtroppo, però, la sua idea non venne minimamente presa in considerazione.

Un secolo più tardi il costruttore inglese William Willet ripescò l’idea di Franklin e la ripropose. Stavolta essa fu accolta favorevolmente sopratutto per le esigenze di risparmio energetico dettate dalla prima Guerra Mondiale. In Inghilterra, quindi, nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera all’adozione del cosiddetto “British Summer Time” che poco dopo arrivò anche nel resto dell’Europa e in Italia. Nel nostro paese tale cambio rimase attivo fino al 1920. Poi, fu reintrodotto dal 1940 al 1942 per poi entrare in vigore in maniera definitiva nel 1966.

Cambio ora legale stanotte 26 marzo 2017: vi sarà davvero un risparmio energetico o vi saranno sprechi?

Stanotte si passerà dall’ora solare a quella legale e quindi le lancette dei nostri orologi si dovranno spostare un’ora avanti. Per quanto concerne il reale risparmio energetico che tale cambio comporterà, i dati forniti dalla società energetica italiana Terna comunicano che con l’adozione dell’ora legale vi sarà un notevole risparmio.

Tra il 2004 ed il 2007, ad esempio con l’adozione di tale ora, vi è stato un risparmio di oltre 2,5 miliardi di kilowattora, per un controvalore di 300 milioni di euro. Nel periodo dal 2004 al 2012, invece, vi è stato un risparmio di oltre sei miliardi di kilowattora con una spesa minore di novecento milioni di euro.

Uno studio effettuato dall’Università della California, invece, direbbe il contrario. Secondo gli studi effettuati su sette milioni di case nello stato dell’Indiana risulterebbe un aumento di consumo tra l’1 ed il 4%. Anche l’Energy Institute australiano confermerebbe i dati americani per cui secondo lo studio effettuato i risparmi sarebbero solo apparenti. Al momento, però, quasi tutti i paesi industrializzati hanno adottato l’ora legale tranne il Giappone in quanto i contadini ritengono che nelle prime ore della mattina vi è più luce ed è proprio in tale arco di tempo che si concentra il loro lavoro per cui serve più luce. Per eventi di questo fine settimana in Italia, leggete anche: Giornate Fai di Primavera 25-26 marzo 2017, elenco luoghi aperti in Sicilia, Calabria e Puglia.