Il noto sito Ilsole24ore.com ha pubblicato la lettera di una lettrice il cui nome è Francesca rimasta delusa dai buoni fruttiferi postali di Poste Italiane “extra” perché sospesi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il quotidiano ha poi pubblicato la risposta di Poste in merito alla questione. Ma vediamo cosa è successo.

I bfp e l’adesione al piano “Tre anni extra”, la storia di Francesca

Il noto sito Ilsole24ore.com ha pubblicato la lettera di Francesca, una donna che aveva ottenuto dal padre l’adesione al piano “tre anni extra” inerente ai buoni fruttiferi postali.

Nel dettaglio tale piano prevedeva che si sottoscrivesse in automatico una cifra mensile per tre anni e si ricevesse, se non erano riscattati prima, interessi premiali allo scadere di ogni bfp mensile.

La sottoscrizione del piano di Francesca è iniziato ad aprile 2015 e già a gennaio 2016 Poste Italiane ha sospeso la sottoscrizione dopo appena undici prelievi. La donna si è quindi recata alle Poste dove le hanno spiegato che gli interessi che le erano stati promessi non erano più sostenibili (questa era anche una possibilità contrattuale).

Francesca ha scritto che quando è scaduto il primo buono ha ricevuto circa il 2,8%. Poi gli interessi sono calati allo 0,25%. Ovviamente la donna ha chiesto delucidazioni in merito a tale trattamento e le è stato risposto che in caso di interruzione del piano, soltanto il primo versamento sarebbe stato considerato premiale.

Per questo le rate versate a seguito della prima sono state classificate come standard e non premiali. Questa situazione ha creato dei disagi tra la donna ed i familiari per cui, dopo il consiglio delle Poste di non tentare legalmente di ottenere quella piccola somma perché sarebbe stato anti-economico, ha deciso di rivolgersi al Ilsole24ore.com in modo tale che tutti potessero conoscere la sua storia.

La risposta di Poste Italiane

In merito alla lettera di Francesca è giunta prontamente la risposta di Poste Italiane che ha chiarito che la sospensione dei bfp “3 anni extra” da parte di CDP è avvenuta il 18 gennaio 2016 contestualmente all’estinzione del piano di risparmio che era correlato a questa tipologia di buono e per questo è stato sospeso anche l’addebito delle rate.

Poste ha comunicato, inoltre, che nelle condizioni di contratto (al momento dell’adesione a tale tipologia di buoni) e nel foglio informativo era previsto un rendimento premiale solo per la rata iniziale e un tasso di interesse standard per le rate successive.

In ogni caso l’azienda ha ribadito che quando i buoni scadranno, sia gli importi che gli interessi, saranno accrediti sul libretto di risparmio. Aggiornando quest’ultimo, poi, sarà possibile esaminare tutti gli accrediti relativi ai bfp “tre anni extra” arrivati a scadenza e i relativi interessi maturati.

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