I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane, come abbiamo spiegato più volte, sono un prodotto di investimento sicuro perché garantito dallo Stato Italiano. Essi possono essere emessi in forma cartacea e in quella dematerializzata. Qualora si decida per quest’ultima opzione si dovrà avere un libretto di risparmio o un conto corrente BancoPosta in quanto la scrittura contabile avverrà su di essi. Ma che succede se il rimborso viene chiesto con anticipo? E per chi abita all’estero?

Rimborso anticipato bfp

Le Poste comunicano che quando viene chiesto un rimborso anticipato di un buono fruttifero postale, il capitale viene sempre restituito al 100% al netto di eventuali oneri di natura fiscale.

Gli interessi, invece, non vengono rimborsati qualora non sia trascorso un determinato tempo dalla data di sottoscrizione di essi che varia a seconda della tipologia di quello che si sottoscriverà. Ebbene il tempo sarà di:

  • due mesi per i bfp “Impresa”,
  • sei mesi per i bfp a “diciotto mesi”,
  • dodici mesi per quelli “ordinari”, per quelli “Renditalia”, “Europa”, “Risparmi Nuovi” e per i buoni fruttiferi postali denominati ” Eredità Sicura”,
  • diciotto mesi per i bfp “indicizzati all’inflazione”, per quelli “indicizzati all’inflazione extra”, per quelli “dedicati ai minori”, per quelli “indicizzati alla scadenza” e per quelli a “diciotto mesi plus”,
  • ventiquattro mesi per i bfp “premia” e per quelli a “2 anni Plus”,
  • trentasei mesi per i bfp “3,50”, per quelli a “3 anni Plus” e per quelli “Fedeltà” ed infine
  • sette anni per i buoni “7 insieme”.

Si potrebbero verificare delle perdite dei buoni fruttiferi postali? Rimborso dall’estero?

Le Poste Italiane spiegano che il capitale sottoscritto anche quando si richiederà un rimborso anticipato sarà garantito al 100%. Potrebbe però verificarsi che si abbia un rimborso netto inferiore al valore nominale sottoscritto. Perché? Ebbene il motivo è l’applicazione dell’imposta di bollo per giacenze superiori a 5000 euro.

La Cassa Depositi e Prestiti, però, ha comunicato che in tal caso l’imposta di bollo non sarà applicata per l’importo uguale alla porzione per la quale il valore netto del rimborso risulti inferiore a quello del capitale.

Se si vive all’estero e si desidera richiedere il rimborso dei buoni, bisognerà recarsi presso il Consolato Italiano del paese nel quale si vive. Qui si dovrà sottoscrivere un modulo di delega che dovrà essere autenticato dal Consolato e spedito alle Poste insieme alla propria carta di identità. Saranno poi le Poste a rimborsare il buono inviando un assegno vidimato non trasferibile o mediante bonifico estero sul conto corrente del beneficiario. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle Poste Italiane.

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