I buoni fruttiferi postali di Poste Italiane sono del titoli emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sono garantiti dallo Stato. La loro particolarità è quella che possono essere rimborsati in ogni momento ottenendo quindi il capitale versato al netto degli eventuali oneri di natura fiscale ed inoltre gli interessi maturati. Ci si chiede, però, quali di essi non sono più sottoscrivibili. Ecco le info nel dettaglio.

Buoni Fruttiferi Postali di Poste Italiane: ecco quali sono quelli non più sottoscrivibili

Come si evince dal sito di Poste Italiane, ecco il link, i Buoni Fruttiferi non più sottoscrivibili sono i BFP a 3 anni Plus sospesi già dal 1 febbraio 2013 che erano quelli con vincolo di durata pari a tre anni che, a differenza di altri a pari durata, garantivano un rendimento migliore.

Non sono più sottoscrivibili dal 10 luglio 2013 i BFP a 2 anni Plus che, a fronte di un vincolo di due anni, assicuravano oltre al rimborso del capitale investito al netto di eventuali oneri fiscali un rendimento superiore rispetto ad altri di pari durata.

E ancora, non sono più sottoscrivibili dal 10 giugno 2014 i BFP Renditalia, dal  10 giugno 2014 i BFP7 insieme, dal 10 gennaio 2013 i Buoni fruttiferi Postali Fedeltà, dal 1 giugno 2012 i BFP indicizzati a scadenza,  dal 1 giugno 2012 i BFP Premia, dal 26 marzo 2012 i BFP3,50, dal 1 gennaio 2003 i BFP a Termine e dal 10 marzo 2014 i BFP a 3 anni fedeltà.

E ancora non sono più sottoscrivibili dal 10 luglio 2013 i BFP Diciotto mesi Plus, dal 10 marzo 2014 i BFP Risparmi Nuovi, dal 28 febbraio 2015 i BFP3x4 Risparmi Nuovi, dal 20 aprile 2015 i Buoni Fruttiferi Postali Impresa e dal 10 agosto 2015 i BFP Diciotto mesi.

Buoni Fruttiferi Postali di Poste Italiane: ecco quali sono quelli non più sottoscrivibili

Tra i Buoni Fruttiferi Postali non più sottoscrivibili annoveriamo i BFP 3X4 dall’11 gennaio 2016. Essi garantivano rendimenti certi e competitivi ed avevano una durata massima di dodici anni.

Inoltre essi maturavano gli interessi ogni triennio ed era il sottoscrittore a decidere la loro durata.

Dall’11 gennaio 2016 inoltre non sono più sottoscrivibili i BFP 4×4 che avevano una durata massima di sedici anni e maturavano gli interessi ogni quattro anni. Così come i BFP 3×4 garantivano al sottoscrittore di deciderne la durata in base alle necessità e alla convenienza.

E ancora, non sono più sottoscrivibili dall’11 gennaio 2016 i BFP 4×4 Fedeltà, dall’11 gennaio 2016 i BFP Risparmi Nuovi che erano dedicati a coloro i quali volevano investire in nuova liquidità, dall’11 gennaio 2016 non sono più sottoscrivibili inoltre i BFP Eredità Sicura e dal 18 gennaio 2016 i BFP a 3 anni.

Inoltre dal 18 gennaio 2016 non sono più sottoscrivibili i BFP a 3 anni Extra e  dal 18 febbraio 2016 i BFP indicizzati all’inflazione extra che assicuravano un rendimento fisso al capitale ed il recupero della perdita del potere d’acquisto. Infine dal 18 febbraio 2016 non sono più sottoscrivibili i BFP Indicizzati all’Inflazione Italiana, dal 29 marzo 2016 i BFP 3×4 Fedeltà, dal 29 marzo 2016 i Buoni Fruttiferi Postali Europa grazie ai quali si poteva beneficiare di eventuali futuri rialzi dei mercati azionari europei che erano rappresentati dall’indice Euro STOXX50 e dulcis in fundo dal 1 marzo 2017 non sono più sottoscrivibili i BFP a 2 anni Fedeltà. Per altre info sui BFP, leggete anche: Buoni fruttiferi Postali di Poste Italiane: cosa sono e la durata di quelli ordinari è di 20 o 30 anni?