Contro l’inflazione che non accenna ad arretrare, il MEF annuncia l’emissione del nuovo Btp Italia mentre Poste Italiane ha aggiornato il tasso di interesse del buono fruttifero postale Rinnova.

Dallo scorso mese di giugno 2021, l’inflazione ha iniziato a correre. I prezzi di tutti i prodotti, comprese le bollette di luce e gas, sono saliti alle stelle e a settembre 2022 si è registrato un ulteriore aumento del 9,6% rispetto a giugno 2021.

Questo ovviamente sta generando delle grosse difficoltà per le famiglie e per chi ha denaro depositato sul conto corrente.

Si sa, infatti, che questa tassa occulta fa abbassare il valore reale dei risparmi depositati. Significa che, tenendo ferma una somma, nel futuro si potrà contare di meno prodotti e servizi rispetto a oggi.

Proprio per questo si valutano forme di investimento come il buono fruttifero postale Rinnova e il Btp Italia che il Mef ha annunciato sarà in emissione dal 14 al 17 novembre con premio fedeltà.

Contro l’inflazione che avanza cosa scegliere?

L’inflazione continua ad avanzare per cui molti risparmiatori si chiedono se sia meglio investire il proprio capitale in un buono fruttifero postale o nel nuovo Btp Italia.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, intanto, comunica che contro l’inflazione tornerà il Titolo di Stato per proteggere dall’innalzamento dei prezzi. Esso si potrà sottoscrivere dal 14 al 16 novembre, salvo la chiusura anticipata.

La giornata del 17 novembre, invece, sarà dedicata agli investitori istituzionali. Dopo quella di giugno, questa sarà la seconda emissione del 2022 e avrà una durata di 6 anni. Il Btp Italia, inoltre, avrà un premio fedeltà dell’8 per mille per chi lo acquisterà all’emissione e lo terrà fino alla scadenza che è fissata per il 2028.

Si ricorda che questo Titolo di Stato offre rendimenti che crescono con la crescita del tasso di inflazione nazionale. Proprio per questo è uno strumento di sostegno al risparmio privato e di difesa del potere di acquisto delle famiglie e dei singoli cittadini.

È stato lanciato per la prima volta a marzo del 2012 e questa di novembre, sarà la sua diciottesima emissione.

Il buono fruttifero postale Rinnova

Contro l’inflazione che avanza anche Cdp ha aggiornato i tassi di interesse del buono fruttifero postale Rinnova. Questo titolo è dedicato a chi ha rimborsato un bfp scaduto a partire dal 27 ottobre (si legge nella scheda di sintesi) ed entro il periodo di collocamento del buono Rinnova che sarà comunicato con un avviso in Gazzetta Ufficiale.

Tale buono, quindi, sarà lo strumento di investimento ideale per chi vuole reinvestire il proprio denaro fino a sei anni e avere flessibilità di rimborso quando si vuole. Il riconoscimento degli interessi, però, si avrà solo dopo 3 e 6 anni. Prima di tale arco temporale, si avrà diritto solo al capitale investito. Il rendimento effettivo annuo lordo dopo l’aggiornamento del 27 ottobre è il seguente: del 2% dopo 3 anni e del 3,25% dopo 6 anni.

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