BTP Day : investire in Titoli di Stato

Il BTP-Day è un’iniziativa che vuole agevolare coloro che hanno intenzioni di investire in Titoli di Stato Italiani; tale iniziativa è sostenuta dall’ABI che, con il suo impegno, da un  chiaro segnale di esempio nel rilanciare l’economia italiana in questo difficile momento.

A questa iniziativa possono aderire tutti i cittadini, tranne coloro che rientrano nella categoria degli investitori istituzionali.

Per aderire all’iniziativa basta rivolgersi alla propria banca che, nelle giornate del BTP-Day, non applicherà commissioni sulle operazioni di sottoscrizione di Titoli di Stato.

All’iniziativa però non parteciperanno tutte le banche, ma solo quelle che decidono di dare il loro assenso all’adesione che è volontaria; per conoscere l’elenco delle banche che aderiranno all’iniziativa basterà collegarsi al sito dell’ABI.

L’iniziativa, quindi, è un passo che le banche fanno verso i cittadini che hanno desiderio di investire in Titoli di Stato Italiani, rinunciando alle loro commissioni per tali operazioni, che nei giorni del BTP-Day saranno gratuite.

L’unica spesa a carico del cliente resta, solo nel caso non abbia mai operato in titolo, quella di aprire un deposito titoli presso la propria banca, preventivamente.

Le spese che riguardano il deposito titoli, sia fiscali che di gestione, non rientrando nell’iniziativa dell’Abi, restano quindi a carico del cliente.

 

BTP-Day 12 dicembre 2011 – Titoli di stato di durata 1 anno

L’iniziativa del 12 dicembre si differenzia da quella del 28 novembre per un solo particolare: il 28 novembre sono stati messi all’asta Titoli di Stato già emessi e già i circolazione tra gli investitori, mentre per il 12 dicembre l’asta riguarderà Titoli di Stato di nuova emissione, di durata annuale con scadenza il 14 dicembre 2012. Dunque i cosiddetti Btp a 1 anno.

Sull’acquisto di tali titoli non saranno applicate le commissioni che il cliente avrebbe pagato alla propria banca per sottoscrivere tali Titoli di Stato.

 

BTP e BOT : cosa sono?

BTP e BOT sono Titoli di Stato, ovvero degli strumenti finanziari attraverso i quali lo Stato finanzia il proprio debito pubblico; quindi chi compera i Titoli di Stato, diventa un finanziatore dello Stato.

I Titoli di Stato sono rimborsati alla data di scadenza e oltre al capitale investito prevedono anche interessi, che verranno versati o periodicamente, oppure in un’unica soluzione alla scadenza del termine.

Durante il periodo in cui si detengono i Titoli di Stato non c’è possibilità di perdere il capitale investito (a meno che non sia lo stato a divenire insolvente, in pratica se l’Italia andasse in default), ma se si decidesse di rivendere i propri Titoli di Stato prima della loro scadenza, si potrebbero avere perdite, perchè il valore di vendita degli stessi potrebbe risultare, al momento della vendita, inferiore al prezzo a cui sono stati acquistati.

 

Il ruolo della BCE e degli italiani

In questo periodo di profonda crisi la Banca Centrale Europea si è più volte attivata per comperare in maniera massiccia i Titoli di Stato Italiani, ma l’investimento da parte degli Italiani nel debito pubblico del Paese è teso a dimostrare la fiducia che essi hanno verso l’Italia.

Il gesto della BCE ha fatto in modo che lo spread di tali titoli subisse un effetto benefico, ed importante risulterebbe, ai fini della fiducia che gli altri investitori nutrono nei confronti dell’Italia, che gli stessi italiani mostrassero fiducia nel proprio Paese: proprio per questo motivo sono state promosse queste due giornate per la vendita all’asta di Titoli di Stato Italiani.