La crisi di governo che si sta verificando in questi giorni potrebbe avere molte conseguenze nefaste per gli italiani, tra cui quello dell’aumento delle bollette della luce e del gas. Lo studio, prodotto da sostariffe.it, ecco il link, parla di incrementi per l’energia elettrica anche del 10%. La motivazione è molto semplice: senza un governo stabile e responsabile, si rischia di non riuscire a disinnescare le clausole di salvaguardia che porterebbero all’aumento considerevole dell’IVA. L’IVA si applica su ogni tipo di prodotto, dunque ad essere colpiti sarebbero gli italiani con il reddito più basso: lo scenario è l’aumento dei prezzi dell’energia, ma anche di ogni altro genere alimentare e non, di prima necessità e non.

Ancora una volta, una crisi prodotta dall’irresponsabilità della classe politica rischia di colpire gli italiani più deboli.

Cosa si attende per le bollette di luce e gas?

Le proiezioni sugli aumenti delle bollette della luce

Lo studio annuncia che ad essere particolarmente colpite sarebbero le bollette della luce di coloro che hanno un contratto di maggior tutela: l’IVA, infatti, salirebbe dal 10% attuale al 13%. Le proiezioni si basano su un utente tipo che utilizza 2700 kWh all’anno con metà dei consumi in fascia F1 e l’altra metà nelle fasce F2 e F3: nel 2019, il consumatore ha pagato 628,32 euro, mentre nel 2020 spenderebbe 687,30 euro, con un differenziale del 9,39%. Meno importante l’impatto per coloro che usufruiscono del mercato libero: al momento l’offerta migliore, sempre per l’utente tipo, è di 492,48 euro, con l’aumento dell’IVA si arriverebbe a 505,10 euro con un differenziale del 2,56%.

Quanto aumenterebbero le bollette del gas

Per quanto riguarda, invece, le bollette del gas, la situazione è la seguente: per un consumo di gas entro la soglia di 480 metri cubi all’anno, l’IVA salirebbe dal 10% al 13%, per consumi maggiori dal 22% al 25,2%.

L’utente tipo analizzato è quello che consuma circa 1400 metri cubi di gas all’anno: se ha un contratto di maggior tutela,  nel 2019 spende 1067,24 euro, mentre nel 2020 spenderebbe 1091,92 euro, con un differenziale del 2,31%; con la migliore offerta del mercato libero spende nel 2019 una cifra che si attesta sui 987,87 euro, mentre nel 2020 si troverebbe a versare 1009,37 euro con un differenziale del 2,18%.

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