L’Arera ha deciso: la bolletta del gas potrà diventare anche mensile e non arrivare solo ogni due mesi. L’Autorità ha accolto la richiesta avanzata dall’Unione Nazionale Consumatori perché con il nuovo metodo i clienti finali potranno conoscere più frequentemente la propria spesa. In più si potranno redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi. Questa decisione, però, ha fatto storcere il naso ad altre associazioni a difesa dei consumatori come Assoutenti per la quale si tratta di una misura inutile e inefficace.

Intanto per il caro bollette ci sono manifestazioni in tutta Italia. A Napoli, ad esempio, i disoccupati bruciano le fatture e gridano “Don’t pay. Non paghiamo. La loro crisi e la loro guerra non la paghiamo”. O ancora “E che ci vuole? Non ci servono promesse elettorali ma fatti concreti. Gli impegni presi vanno mantenuti”. I disoccupati all’unisono gridano di essere stanchi, di attendere da anni un lavoro che non arriva e di non poter pagare le bollette che sono triplicate.

Un’indagine della Fio.Psd, poi, rivela che l’aumento dei costi dell’energia rischia di produrre dei nuovi poveri e non solo. La situazione si ripercuote anche sui servizi offerti dalle organizzazioni del terzo settore. Riuscirà il nuovo governo a guida Meloni a risolvere il problema?

Bolletta del gas diventa mensile: l’Arera ha deciso

Per contrastare il caro energia, l’Arera ha deciso che la bolletta del gas non sarà più trimestrale o bimestrale ma mensile a partire dal 1° ottobre. Già a luglio scorso l’Autorità, a seguito delle critiche sul metodo di aggiornamento dei costi della materia prima gas per i clienti in maggior tutela, ha deciso che avrebbe cambiato il metodo di riferimento. Non più le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso europeo ttf ma la media dei prezzi oggettivi nel mercato italiano.

Giovedì 29 settembre si dovrebbero, intanto, già sapere le nuove tariffe delle luce che varranno per i prossimi tre mesi. Con tutta probabilità, invece, per stabilire il prezzo del gas si dovranno attendere i primi giorni di novembre e più nel dettaglio, comunica l’Arera, il secondo giorno lavorativo del mese successivo a quello di riferimento.

Perché le associazioni non ci stanno

Marco Vignola, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, è d’accordo con la decisione dell’Arera di rendere la bolletta del gas mensile. Grazie ad essa, sostiene, si eviterà che le famiglie possono pagare bollette insostenibili o dei conguagli troppo alti.

Di pensiero opposto è invece Luigi Gabriele di Consumerismo No Profit che ritiene, invece, che aggiornare le tariffe tutti i mesi e cambiare il mercato di riferimento provocherà un aumento delle bollette. Gli unici che trarranno benefici da questa misura saranno, a suo parere, le società fornitrici di gas.

Anche Furio Truzzi di Assoutenti è scettico. Il motivo è che l’instabilità dei prezzi rende pericoloso basare il calcolo delle tariffe sul mercato Psv perché le quotazioni sono più alte rispetto al mercato Ttf. Con la bolletta del gas mensile, infatti, ritiene che le famiglie saranno ancora più esposte a nuovi aumenti delle bollette.

Mai come in questo periodo è attuale la frase di Groucho Marx “Nella vita ci sono cose ben più importanti del denaro. Il guaio è che ci vogliono i soldi per comprarle!
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