I rincari non riguardano soltanto la bolletta del gas ma anche quella dell’acqua che nel 2021 è cresciuta del 2,6% rispetto all’anno precedente. La spesa media nell’anno è di 460 euro e a dirlo è l’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva durante la Giornata Mondiale dell’Acqua. Gli aumenti si rilevano in due capoluoghi di provincia su tre. Ecco maggiori dettagli.

Aumenti non solo della bolletta del gas ma anche dell’acqua

La classifica delle città dove la bolletta dell’acqua costa di più vede al primo posto Frosinone con una spesa media di 847 euro.

Milano è invece la città meno cara con una spesa media di 162 euro seguita da Trento con 163 euro. Tra le città che registrano aumenti più elevati, fino a più del 13,5% ci sono Potenza, Matera e Savona. Per quanto concerne le regioni, invece, si paga di mano in Molise circa 183 euro di spesa media e più in Toscana con una spesa media di 729 euro. Figurano però anche enormi differenze di spesa all’interno della stessa regione come nel caso della Sicilia dove tra Catania ed Enna c’è una differenza di 502 euro. Le tariffe indicate riguardano una famiglia composta da tre persone che consumano 192 metri cubi di acqua all’anno. Per Cittadinanzattiva la crisi economica dovuta alla pandemia e alla guerra in Ucraina dovrebbero quindi imporre la necessità di preservare un bene così prezioso che non va assolutamente sprecato. Inoltre spiega che l’acqua non dovrebbe essere dispersa per cui c’è la necessità che vengano rimodernate le infrastrutture.

La dispersione dell’acqua e l’impatto in bolletta

Il grave problema della dispersione dell’acqua riguarda soprattutto le regioni del Mezzogiorno. In primis la Basilicata con il 54,8% seguita dall’Umbria con il 52,9% e poi Abruzzo e Campania con il 52,5%. È la Lombardia la regione più virtuosa con il 22% degli sprechi.
Tiziana Toto di Cittadinanzattiva spiega che in molte di queste regioni il problema è che permane una governace incompiuta che impedisce “di avanzare su infrastrutture e qualità del servizio“.

In più tali aree potrebbero anche non avere competenze e risorse per presentare la progettualità adeguata per fruire dei fondi del Pnrr. Cittadinanzattiva chiede quindi che vengano con urgenza sostituiti i vecchi contatori e quelli malfunzionanti che sono la causa di gravi conguagli. Essi purtroppo, in una situazione come quella che stiamo vivendo, incidono parecchio sul budget familiare. Da un sondaggio eseguito emerge che una persona su tre dichiara disservizi soprattutto per la fatturazione dei consumi o per elevate bollette di conguaglio.
Dagli ultimi dati Istat riferiti all’insieme dei comuni capoluoghi di provincia emerge che ogni cittadino nel 2021 ha consumato per il solo uso domestico circa 166 litri. Un -6,2% rispetto al 2012 quando il consumo procapite era di 177 litri in media. In ogni caso quelli che sprecano più acqua sono i calabresi, 194 litri al giorno a testa mentre i più virtuosi sono i toscani con 128 litri.

Risparmiare sulla bolletta dell’acqua

Se si usasse l’acqua con più attenzione, 150 metri cubi all’anno invece di 192 euro, una famiglia spenderebbe circa 337 euro invece di 460 euro. Il risparmio sarebbe quindi a livello nazionale di 123 euro. Ma come risparmiare? Ebbene preferendo la doccia al bagno (risparmio 4,5 metri cubi), riparando i rubinetti (21 metri cubi) e chiudendo l’acqua quando si lavano i denti (8,7 metri cubi).
un rubinetto (21 metri cubi), usando lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico (8,2 metri cubi), chiudendo il rubinetto mentre si lavano i denti (8,7 metri cubi).
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