E’ in arrivo il domicilio digitale che sostituirà l’invio delle raccomandate e della fila alle Poste per ritirare multe, atti giudiziari, cartelle esattoriali o avvisi di giacenza. Ecco dunque le info su cos’è esattamente il domicilio digitale, come ottenerlo e quali saranno i risparmi.

Domicilio Digitale cos’è?

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto con il quale verrà accelerato il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione grazie al quale dal 2018, e forse dalla primavera, le raccomandate che ci vengono spedite nella cassetta postale dalla PA (siano esse per multe, cartelle esattoriali o per atti giudiziari) potrebbero arrivare direttamente in modalità online mantenendo un pieno valore legale.

Ovviamente i cittadini per poter fruire di tali comunicazioni dovranno munirsi del domicilio digitale che sarà un indirizzo di posta elettronica certificata o altro mezzo online certificato.

Per ottenere il domicilio digitale

Fino ad oggi il domicilio digitale era usato soltanto dalle aziende e dalle imprese. Con la nuova norma, però, anche i cittadini potranno utilizzarlo scegliendo un indirizzo di posta certificato o uno equivalente. La grandissima novità è il fatto che verrà istituito un difensore civico per il digitale il cui compito sarà quello di raccogliere le informazioni di eventuali e presunte violazioni in materia di digitalizzazione.

Per poter ottenere il domicilio digitale, ci si dovrà dotare in primis di una Spid ovvero di un’identità digitale e poi di una PEC o altro indirizzo certificato equivalente. Le amministrazioni, quindi, dovranno usare tale canale per il cittadino che lo ha richiesto mentre i privati potranno decidere autonomamente se continuare a spedire delle raccomandate o lettere.

Guida Scorza, che è il responsabile del team per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, ha comunicato che il cambiamento non sarà immediato e avverrà su base volontaria. Sarà infatti creato un registro dei domicili digitali delle persone fisiche dove i cittadini potranno iscriversi, registrarsi ed inserire la loro Pec.

La PA, a quel punto, dovrà inviare le comunicazioni a tali cittadini solo in quel modo. Tali indirizzi inoltre dovranno essere utilizzati solo per tale scopo.

Quali saranno i risparmi?

In questo modo diventerà più semplice il rapporto tra la Pubblica Amministrazione ed il cittadino e non solo. Grazie al domicilio digitale si ridurranno gli costi amministrativi e si ridurranno perdite di tempo. Si stima quindi che con la cancellazione delle spese postali, secondo quanto comunica l’Adoc, ci sarà un risparmio di circa 250 milioni di euro all’anno.

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