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Oggi: 09 Ott, 2025

Le recensioni online potranno essere anonime, ma munite di scontrino

Il disegno di legge sulle piccole e medie imprese apporta novità in tema di recensioni online, che potranno essere anche anonime.
2 mesi fa
2 minuti di lettura
Recensioni online anche anonime
Recensioni online anche anonime © Licenza Creative Commons

Ristoratori e albergatori impensieriti il disegno di legge del governo sulle piccole e medie imprese. Un emendamento firmato da Salvo Pogliese (Fratelli d’Italia) e Gianluca Cantalamessa (Lega) introduce una novità potenzialmente dirompente: la possibilità di postare recensioni online anonime. In una precedente versione del testo era stato previsto l’obbligo per l’utente di commentare il servizio ricevuto solo dopo la verifica della sua identità. Tuttavia, ciò risultava incompatibile con la disciplina europea sulla privacy.

Recensioni online anonime con scontrino

Questo significa che presto sul web potrebbero essere pubblicate recensioni anonime, cioè da parte di profili che non dichiarino la loro identità.

Qualche accorgimento per evitare il far west: il post dovrà essere corredato dalla pubblicazione dello scontrino come testimonianza del fatto di avere realmente messo piede nell’esercizio di cui si commenta. E la pubblicazione deve avvenire entro 15 giorni dall’avvenuto servizio, meno dei 90 giorni inizialmente fissati.

Commenti illeciti rimossi da TripAdvisor

Sulle recensioni online si basano l’82% delle prenotazioni di alberghi e il 70% delle scelte di un ristorante, stando ai dati del Ministero per il Made in Italy. A conferma che assegnare da una a cinque stelle a un ristorante, bar o albergo può decretarne il successo o il flop. In un mondo in cui ci si sposta ormai facilmente, il web è una guida in tempo reale per scegliere dove soggiornare o mangiare. Recensioni online fasulle possono impattare su un’attività economica. Secondo TripAdvisor, il 34% di quelle false sono negative e il 66% “forzatamente positive”, di cui il 6% a pagamento.

Anche per questo nel testo è fatto divieto ai titolari di un esercizio di sollecitare i clienti a scrivere recensioni online in loro favore.

Tutto condivisibile, anche se l’attuazione sarà un’altra cosa. Già nel 2022 TripAdvisor, principale piattaforma per recensire i locali nel mondo, dovette rimuovere 1,3 milioni di commenti, il 4,3% del totale. Il ddl prevede la possibilità per l’esercente di chiedere la rimozione dei commenti illeciti, che non verrebbero più definiti “verificati”. Resta da vedere le condizioni per giudicarli tali.

Esercenti temono giudizi meno lusinghieri

Di cosa hanno paura commercianti e albergatori? La possibilità di conservare l’anonimato incentiverebbe i clienti a postare recensioni online. Queste potrebbero essere più veritiere di quelle che gli stessi posterebbero dovendoci mettere la faccia. E il rischio per molti esercizi è che i giudizi risultino meno lusinghieri degli attuali. C’è anche il rischio ancora più grosse che molti giudizi siano pretestuosi, se non del tutto falsi. Basti pensare al titolare di un’attività che potrebbe attaccare un suo concorrente per screditarlo sulla piazza pubblica del web.

Le recensioni online aprono al mercato. Consentono ai consumatori di scegliere meglio e più in fretta, anche se non necessariamente in base a giudizi affidabili. Oramai un locale fa di tutto per farsi assegnare una media almeno di 4,5 stelle su 5. Come? Invitando i clienti, se non amici e parenti, a postare giudizi elevati con relativi commenti entusiastici.

Ma sono un’arma a doppio taglio. Ci sono stati casi di cronaca aberranti su attività distrutte a causa degli hater e per giudizi che nulla avevano a che spartire con il servizio offerto.

Recensioni online causa di episodi anche tragici

Come non dimenticare la storia della ristoratrice Giovanna Pedretti, suicidatasi agli inizi del 2024 dopo essere stata travolta dagli insulti sul web? Si era scoperto che una presa di posizione in difesa di avventori gay fosse il frutto di una storia fake. La dittatura dei like aveva spinto una signora perbene o chi per lei a ricorrere a mezzucci per attirare visibilità e clienti. E’ il segno dei tempi, la spia di come le recensioni online possano trasformarsi in una prigione per chi non sa gestirli con prudenza. Le leggi servono forse a poco fintantoché continuiamo a pensare che internet sia la discarica dei nostri istinti peggiori.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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