Un importante passo avanti nella digitalizzazione del processo tributario arriva con il decreto firmato dal ministero dell’Economia e delle finanze il 24 novembre 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 novembre. Il provvedimento definisce le modalità tecniche e organizzative per lo svolgimento delle udienze da remoto davanti alle Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado, introducendo un quadro normativo aggiornato e più strutturato rispetto al passato.
L’obiettivo del decreto è chiaro: garantire che le udienze telematiche possano svolgersi in modo ordinato, sicuro e conforme ai principi del contraddittorio, mantenendo piena equivalenza con le sessioni in presenza. Per raggiungere questo risultato vengono stabilite regole precise sulla piattaforma da utilizzare, sulle caratteristiche dei dispositivi impiegati, sulle procedure di collegamento e sulla formazione del verbale.
Processo tributario: la piattaforma e i requisiti tecnici
Le udienze a distanza del processo tributario telematico saranno gestite tramite Microsoft Teams, scelta già adottata in altre fasi della digitalizzazione della giustizia. I dispositivi usati per collegarsi devono rispettare specifiche indicazioni tecniche e di sicurezza rese disponibili dal Dipartimento della giustizia tributaria sul sito del Mef. Questo passaggio non è meramente formale: assicura infatti che audio e video siano adeguati a garantire uno svolgimento corretto dell’udienza.
Un elemento fondamentale del collegamento audiovisivo è la possibilità per tutti i partecipanti – giudici, difensori, parti – di vedere e ascoltare in modo chiaro ciò che avviene durante la sessione, così da tutelare pienamente il diritto al contraddittorio.
Le comunicazioni prima dell’udienza
Il decreto disciplina puntualmente anche le comunicazioni preliminari. L’ufficio di segreteria della Corte di giustizia tributaria invia alla parte che ha chiesto la partecipazione da remoto una comunicazione via e-mail almeno tre giorni prima dell’udienza.
La base normativa cambia nel tempo: fino al 31 dicembre 2025 si fa riferimento all’articolo 34-bis del Dlgs 546/1992, mentre dal 1° gennaio 2026 si applica l’articolo 83 del Dlgs 175/2024.
La comunicazione contiene il link personale per collegarsi e l’indicazione dell’orario della convocazione. Ogni link è univoco, non trasferibile e utilizzabile solo dall’interessato o dal difensore delegato. Per giudici e segretari, invece, l’accesso avviene esclusivamente tramite gli indirizzi istituzionali, soggetti a procedure di identificazione rafforzate.
Il decreto tiene conto anche dei possibili problemi tecnici. Se durante l’udienza il collegamento non funziona correttamente, la sessione viene sospesa. Qualora non sia possibile ripristinare la connessione, l’udienza deve essere rinviata. Per tutelare la riservatezza è vietato in ogni caso registrare ciò che avviene nella stanza virtuale.
La formazione del verbale nelle udienze del processo telematico
Nel processo tributario telematico, grande attenzione è dedicata al verbale dell’udienza. Il documento deve essere firmato digitalmente o con firma elettronica qualificata dal Presidente o dal giudice monocratico, e dal segretario. Il verbale attesta l’identità dei partecipanti, verificata tramite documento, e la loro volontà di prendere parte alla sessione a distanza.
Se il Sigit, il Sistema informativo della Giustizia tributaria, non risulta disponibile, si ricorre eccezionalmente al verbale in formato analogico.
Applicazione temporale delle nuove regole nel processo tributario
Le disposizioni contenute nel decreto trovano applicazione per le comunicazioni inviate dal 1° dicembre 2025 in relazione alle udienze da svolgersi davanti alle Corti di primo e secondo grado.
Fino al 30 novembre 2025 restano valide le precedenti modalità, definite con il decreto del direttore generale delle Finanze dell’11 novembre 2020, che continueranno a disciplinare le udienze da celebrare entro il 31 dicembre dello stesso anno.
Il nuovo quadro normativo rappresenta un ulteriore passo verso una gestione moderna e digitalizzata del processo tributario, con regole più chiare e omogenee che mirano a rendere le udienze da remoto uno strumento stabile e affidabile nell’attività delle Corti di giustizia tributaria.
Riassumendo
- Nuove regole per udienze da remoto nel processo tributario tramite Microsoft Teams.
- Dispositivi conformi agli standard tecnici del Mef per garantire collegamenti sicuri.
- Segreteria invia link personale almeno tre giorni prima dell’udienza.
- Malfunzionamenti comportano sospensione o rinvio; vietata ogni registrazione.
- Verbale firmato digitalmente e identifica tutti i partecipanti collegati.
- Norme applicate alle comunicazioni dal 1° dicembre 2025 con regime transitorio.
