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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensioni a rischio sospensione, ecco cosa fare per chi riceve dall’INPS l’SMS o la lettera

Partono le campagne di comunicazione obbligatorie da inviare all'INPS per evitare la sospensione della pensione.
2 mesi fa
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sospensione pensione
Foto © Investireoggi

Partita ufficialmente la campagna RED 2025 da parte dell’INPS — ma non solo. Prendono infatti il via le comunicazioni obbligatorie che molti pensionati devono inviare all’Istituto per poter continuare a ricevere le prestazioni soggette a tali verifiche periodiche. Si tratta di un adempimento ricorrente, che ogni anno interessa una moltitudine di pensionati. Tuttavia, non tutti sanno esattamente di cosa si tratta e come bisogna procedere per adempiere correttamente. La situazione è resa ancora più confusa dal fatto che l’INPS ha iniziato a inviare SMS informativi sui cellulari dei diretti interessati, messaggi che non sempre vengono letti o compresi appieno.

Pensioni a rischio sospensione: ecco cosa fare per chi riceve dall’INPS l’SMS o la lettera

È partita la campagna RED per le dichiarazioni reddituali che numerosi pensionati devono trasmettere all’INPS.

Contestualmente, partono anche le dichiarazioni di sussistenza, che non prevedono l’utilizzo del modello RED, ma dei modelli ICLAV, ICRIC e ACC AS-PS. In sostanza, si tratta dell’avvio delle campagne di comunicazione obbligatorie che l’Istituto Previdenziale richiede annualmente ad alcune categorie di pensionati.

Ma chi sono gli interessati?
Tutti i titolari di prestazioni collegate al reddito erogate dall’INPS sono tenuti per legge a rispondere alla campagna RED. Devono quindi comunicare i redditi propri ed eventualmente quelli del coniuge per poter continuare a percepire le prestazioni collegate al reddito.

Rientrano in questa categoria, ad esempio:

  • i beneficiari dell’Assegno Sociale, una misura interamente collegata e integrativa dei redditi;
  • i percettori di assegni familiari, integrazioni al trattamento minimo, quattordicesima e maggiorazioni sociali.

Non presentare la dichiarazione entro la scadenza stabilita comporta il rischio di sospensione o revoca della prestazione. Nel caso dell’Assegno Sociale, può significare la perdita totale del beneficio, mentre per le altre prestazioni la revoca può riguardare solo una parte dell’importo percepito.

Ecco chi deve provvedere alle dichiarazioni obbligatorie

L’obbligo di comunicare all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale la propria situazione reddituale riguarda principalmente chi non presenta la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, in alcuni casi è obbligatoria anche per chi presenta il modello 730 o il modello Redditi PF.

All’INPS interessano i redditi rilevanti non già noti all’Istituto, ovvero quelli non presenti nelle banche dati ufficiali, come l’Anagrafe Tributaria o il Casellario Generale dei Pensionati.

È quindi coinvolto nella campagna RED ogni pensionato che, negli anni precedenti, abbia percepito altri redditi oltre a quello da pensione, specialmente se si tratta di redditi non soggetti a obbligo di dichiarazione fiscale o esenti da IRPEF, ma comunque soggetti a ritenuta d’acconto o imposta sostitutiva.

Ecco come evitare la sospensione della pensione

Come accennato, oltre al modello RED esistono altre dichiarazioni da presentare, a seconda della tipologia di prestazione percepita. Alcuni beneficiari ricevono prestazioni assistenziali o per invalidità, che non sono esportabili all’estero e che non sempre sono cumulabili con altri benefici economici.

Per tali categorie, è necessario comunicare all’INPS — tramite le dichiarazioni di sussistenza — la continuità del diritto a percepire la prestazione.


Ad esempio:

  • chi percepisce un assegno per invalidità deve dichiarare di non aver soggiornato all’estero durante il periodo di fruizione della prestazione;
  • chi gode di un trattamento economico per invalidità deve confermare di non essere stato ricoverato in strutture pubbliche a spese dello Stato, poiché in tal caso l’erogazione potrebbe essere sospesa.

In ogni caso, tutti i soggetti interessati devono provvedere entro il 28 febbraio 2026, accedendo alla propria area personale “MyINPS” con SPID, CNS, CIE o eIDAS, oppure rivolgendosi a CAF o professionisti abilitati.

Un adempimento semplice ma fondamentale, che consente di evitare la sospensione della pensione e garantire la regolare continuità delle prestazioni.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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