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Oggi: 18 Set, 2025

Pensionati: arretrati da capogiro. Fino a 115.000 euro di arretrati grazie a una semplice domanda

Ecco un altro caso di pensionati che hanno recuperato sulla pensione decine di migliaia di euro di arretrati.
1 mese fa
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arretrati pensioni
Foto © Pixabay

Diverse volte abbiamo parlato di pensioni arretrate spettanti a pensionati per il semplice fatto che la prestazione erogata dall’INPS era errata. Molte volte abbiamo anche dato risalto alle iniziative di alcuni sindacati che, grazie a campagne di sensibilizzazione, riuscivano a spronare i loro iscritti a chiedere un ricalcolo della pensione per verificare la correttezza dell’importo percepito.

Oggi, come notizia di cronaca, il tema torna di attualità a causa di alcuni pensionati toscani che hanno ottenuto arretrati da capogiro dall’INPS, grazie alle operazioni effettuate tramite il patronato Inca della CGIL. Si tratta di due pensionati con situazioni diverse, ma accomunati dal fatto di percepire una pensione inferiore al dovuto.

In totale, risultano recuperati a loro favore oltre 115.000 euro. Come riportano diversi siti e quotidiani della stampa locale di Lucca.

Pensionati: arretrati da capogiro. Fino a 115.000 euro di arretrati grazie a una semplice domanda

Oltre 115.000 euro di pensioni arretrate: così aprono diversi siti, raccontando come, con due interventi del patronato CGIL, sia stata recuperata questa somma che l’INPS aveva in sospeso a nome di due contribuenti.

Il primo beneficiario è stato un commerciante, classe 1954, che non aveva mai riscattato il servizio militare. Il riscatto del periodo della leva obbligatoria, gratuito, può essere trasformato in anzianità contributiva utile per la pensione. Inoltre, molti anni di contributi da lui effettivamente versati non risultavano accreditati. Il ricalcolo della prestazione – il cui diritto maturava al compimento dei 67 anni – ha portato al riconoscimento di 56.000 euro di arretrati, oltre alla rettifica dell’importo mensile futuro, ora in linea con quanto effettivamente spettante.

Ecco alcuni classici esempi di pensionati che hanno ottenuto giustizia sulla loro pensione

Un secondo caso riguarda un invalido, che ha recuperato 60.000 euro.

Non sapeva di avere diritto alla pensione di reversibilità di entrambi i genitori deceduti. Il suo amministratore di sostegno aveva presentato domanda di reversibilità per il genitore scomparso poche settimane prima, ma durante l’istruttoria è emerso che, essendo invalido e a carico del genitore, aveva diritto alla reversibilità anche per l’altro genitore, deceduto in precedenza.

Per i disabili a carico, quando il genitore viene a mancare, la legge riconosce la possibilità di percepire la pensione di reversibilità. In caso di trattamenti arretrati da recuperare per pensioni liquidate in modo errato, l’INPS consente di risalire fino a cinque anni indietro, poiché la prescrizione per tali somme è di 5 anni.

Ecco che strumenti utilizzare

I casi citati in Toscana sono solo due esempi tra i tanti che si verificano in tutta Italia. Molti pensionati possono testimoniare di aver recuperato somme aggiuntive che credevano perse o di cui ignoravano il diritto.

Le motivazioni alla base possono essere diverse: non solo quelle riscontrate nei due casi toscani. Un pensionato che sospetta di percepire un importo inferiore al dovuto può presentare una domanda di ricostituzione della pensione, utile a ricalcolare la prestazione in essere.

Questa può essere richiesta per motivi:

  • reddituali: ad esempio, quando mancano maggiorazioni sociali, integrazioni o altre misure simili;
  • contributivi: se si ritiene che non siano stati conteggiati tutti i contributi effettivamente versati;
  • familiari: quando il diritto alla prestazione avrebbe dovuto includere anche assegni per il nucleo familiare o prestazioni analoghe.

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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