La Banca centrale russa ha alzato a sorpresa il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base al 7,5%, il primo incremento del costo del denaro dal 2014. L’Istituto fino a un paio di mesi fa aveva invece continuato a tagliare i tassi di interesse per invertire il processo di inasprimento monetario avviato dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia.

Ora però, visto che Mosca si aspetta nuove sanzioni dagli Usa che potrebbero spingere al ribasso il rublo, la Banca è corsa ai ripari con un aumento del costo del denaro che dovrebbe ostacolare il deprezzamento della valuta locale.

Inoltre l’inflazione annuale è ritornata al 4% più velocemente del previsto, altro fattore chiave dietro la decisione odierna. L’Istituto inoltre non ha escluso la possibilità di nuovi rialzi dei tassi, se saranno necessari. Il rublo ha accelerato al rialzo dopo la decisione, con il cambio usd/rub che scende dell’1% a 67,5235, sui minimi da 11 giorni.