Sono entrati altri 11 miliardi di euro nelle casse dello stato nella giornata di ieri. Materialmente, a dire il vero, saranno incassati solo domani, perché ieri si sono tenute le sottoscrizioni per i titoli di stato emessi. L’asta dei BTp ha esitato rendimenti interessanti per il tratto della curva compreso tra 5 e 10 anni. I bond offerti sono stati quattro, di cui il nuovo quinquennale, due decennali e il CcTeu 2028. Vediamo adesso quali sono stati i risultati.

Debutta nuovo BTp 5 anni

Il nuovo BTp a 5 anni ha scadenza 1 agosto 2028 e cedola 3,80% (ISIN: IT0005548315).

L’emissione è avvenuta per un importo di 5 miliardi, attirando ordini per 6,97 miliardi, 1,39 volte superiori. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 100,21, leggermente sopra la pari. Ad esso è corrisposto un rendimento lordo annuo del 3,79%.

L’attuale BTp a 10 anni con scadenza 1 maggio 2033 e cedola 4,40% (ISIN: IT0005518128) ha raccolto 2 miliardi contro richieste per 3,07 miliardi, 1,53 volte più alte. Il prezzo di aggiudicazione è stato, in questo caso, nettamente sopra la pari, a 101,66. Il rendimento alla scadenza è stato fissato, dunque, al 4,24%. L’altro decennale, scadenza 1 novembre 2033 e cedola 4,35% (ISIN: IT0005544082), è stato emesso per 2,5 miliardi, a fronte dei quali sono arrivati ordini per 3,58 miliardi, per un rapporto di copertura di 1,43. Prezzo di aggiudicazione a 100,60, pari a un rendimento lordo del 4,32%.

Infine, c’era in offerta anche il CcTeu 15 ottobre 2028 (ISIN: IT0005534984). L’ammontare offerto è stato di 1,5 miliardi e la domanda di 2,73 miliardi, pari ad un rapporto di copertura di 1,82. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 99,56 centesimi. Ad esso è corrisposto un rendimento del 4,38%. Su questo punto dobbiamo fare chiarezza. Il bond stacca cedola semestrale agganciata all’Euribor a 6 mesi e sul quale è applicato uno spread dello 0,80% o 80 punti base. Al netto del tasso di riferimento, il CcTeu ha esitato un rendimento in area 0,90%.

Rendimenti asta BTp fino al 4,38%

I rendimenti in asta di ieri, quindi, variano da un minimo del 3,79% a un massimo del 4,38%.

Il tratto della curva interessato è molto interessante per le famiglie italiane, essendo non eccessivamente lungo, ma d’altra parte neppure così breve da esitare rendimenti infimi. Un caso a parte è chiaramente il CcTeu 2028, che può benissimo rivelarsi meno o più redditizio da qui alla scadenza. L’esito finale dipenderà dall’andamento dei tassi di mercato. Gli investitori stanno scontando un Euribor a 6 mesi medio del 3% da qui ai prossimi cinque anni e mezzo. Ieri, viaggiava al 3,78%. E’ atteso in crescita nei prossimi mesi, verosimilmente raggiungendo il picco dopo l’estate per stabilizzarsi prima di tornare a scendere.

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