L’ Asta Btp 10 anni era molto attesa – C’era molta attesa per il nuovo collocamento dei titoli di Stato italiani all’indomani dell’approvazione dei leader europei delle misure anticrisi adottate dall’Italia per fronteggiare il periodo congiunturale. Ebbene, il mercato, nonostante i festeggiamenti della vigilia, ha bocciato nuovamente i provvedimenti del governo in materia di età pensionabile ritenendoli insufficienti a contenere la spesa pubblica nel breve periodo.

Rendimento Btp 10 anni alle stelle – Il Tesoro è infatti riuscito a collocare Btp con scadenza 2022 con un rendimento lordo del 6,06% superando la fatidica soglia del 6% che il Ministero dell’Economia stava monitorando attentamente nella speranza che non fosse nuovamente violata (la precedente emissione aveva assegnato un tasso inferiore dello 0,2%).

Il quantitativo offerto in asta è stato di poco inferiore ai 3 miliardi di euro, una cifra minima se si considera il monte del debito che dovrà essere rifinanziato nei prossimi mesi con scadenze medio-lunghe, ma è significativa in quanto il buono decennale è preso come riferimento da tutti gli investitori istituzionali e dagli economisti per saggiare lo stato di salute delle finanze pubbliche. Siamo quindi piombati ai livelli del 1997, quando l’euro non c’era ancora.

Salgono non solo i rendimenti ma anche le preoccupazioni

Il Btp 3,75% 08/2021

Tornano quindi ad accentuarsi le preoccupazioni e i timori sulla capacità che l’Italia riesca il prossimo anno a rifinanziarsi a costi contenuti per non far esplodere il debito aggregato senza far ricorso al fondo salva stati, potenziato a 1.000 miliardi di euro, dell’Unione Europea. Anzi, è molto probabile – commentano gli esperti di Unicredit interpellati in proposito da Reuters – che l’Italia attingerà quasi sicuramente da queste riserve per onorare parzialmente all’enorme stock debito di 250 miliardi di euro in scadenza nel 2012.

Recente ribasso spread btp bund non permette a collocatori di tirare il fiato – Il recente timido ribasso dello spread dei Btp decennali italiani nei confronti del bund tedesco, sceso sotto i 370 punti, non ha quindi aiutato i collocatori a tirare il fiato che, anzi, sono dovuti scendere fino a un prezzo di 92,60 per piazzare i nuovi titoli decennali che pure avevano ricevuto richieste per quasi 4 miliardi di euro.

Dalla Banca d’Italia fanno comunque notare che i rendimenti sono in linea con le aspettative del mercato e che occorrerà ancora un po’ di tempo prima che si smorzino le tensioni sul debito pubblico italiano, giusto il tempo di ponderare l’impatto delle manovre finanziarie correttive dei conti pubblici varate dal governo nei mesi estivi. Le banche italiane, tuttavia, che hanno bisogno di essere ricapitalizzate a breve, sembrano aver accusato il colpo franando in borsa subito dopo la notizia dell’asta.

Risultato delle altre aste pubbliche

Fra le altre emissioni di titoli pubblici italiani, il Btp triennale (scadenza luglio 2014) è stato collocato ad un prezzo di 98,47 con un rendimento in aumento di 0,24 punti al 4,93% (importo richiesto 4,17 mld importo assegnato 3,08 mld) mentre il Btp scadenza settembre 2019 è stato collocato al termine dell’asta marginale ad un prezzo di 90,74 con un rendimento del 5,81% (importo richiesto 1,40 mld importo assegnato 870 milioni). Assegnati titoli anche nell’asta di giovedì 27 ottobre: il Tesoro ha collocato €750 milioni di euro di BTPei, ovvero di bond indicizzati all’inflazione, con scadenza a settembre del 2021. In rialzo i rendimenti, che sono saliti al 4,61% rispetto al 4,07% del collocamento precedente e che hanno confermato la tensione che continua a rimanere sul mercato dei titoli di stato.

Dalla Redazione News: leggi l’effetto sui mercati dell’esito dell’asta

Asta Btp 10 anni: salgono rendimenti, Ftse Mib frana