La Gran Bretagna ha perso la tripla A. Le agenzie di rating Standard & Poor’s e Fitch non hanno perso tempo sulla revisione creditizia del paese dopo il referendum sulla Brexit. Sull’uscita dall’Unione europea la Gran Bretagna potrà temporeggiare, ma dalla prestigiosa categoria di rating a tripla A la nazione è stata subito cacciata fuori. Il temuto declassamento a seguito del voto per la Brexit è regolarmente arrivato: Standard & Poor’s ha annunciato di aver ridotto di due gradini la valutazione creditizia del Paese, ora a ‘AA’ dal precedente ‘AAA’.

E si rischia si affondare ulteriormente, dato che l’agenzia ha puntualizzato di aver lasciato su “negativo” l’outlook, le prospettive di rating, preludio di possibili futuri ulteriori declassamenti.

Con una nota, S&P rileva che il voto spinge il Regno in una situazione “meno prevedibile meno stabile e efficace”. Inoltre il declassamento “riflette i rischi di un marcato deterioramento delle condizioni di finanziamento esterne, alla luce del fabbisogno estremamente elevato”. In più, prosegue S&P il voto in senso opposto, pro “Remain”, di Scozia e Irlanda del Nord crea ulteriori “incognite costituzionali”. Il tutto mentre la sterlina ha ceduto un ulteriore 4 per cento sul dollaro e la Borsa di Londra ha subito ulteriori ribassi, con vendite ancora aggressive sulle banche, Barclays ha subito un meno 17,35 per cento, Royal Bank of Scotland meno 15,10 per cento, mentre il Gilt a 10 anni è sceso sotto 1% di rendimento.