Un altro minibond sbarca sul mercato ExtraMot Pro di Borsa Italiana dopo Moviemax e Mittel. Si tratta di Primi sui Motori 9% 2016, un piccolissimo prestito obbligazionario lanciato recentemente dall’omonima società attiva nei servizi di posizionamento sui motori di ricerca, quotata sul mercato Aim Italia. Non è il classico collocamento da richiamare l’attenzione dei media e degli investitori retail, ma uno di quei minibond aziendali che spesso passano in sordina e che potrebbero rivelarsi dei buoni investimenti. Chi lo sa? I minibond del resto sono una cosa abbastanza recente, incentivati dal Decreto Sviluppo del 2012 che punta a dare alla piccola-media impresa italiana un canale di finanziamento alternativo a quello bancario, con un sostanziale allineamento del regime fiscale delle obbligazioni emesse da società non quotate a quello più favorevole delle società quotate.

Questo modello è stato già adottato ultimamente già in altri paesi della zona euro, come Francia e Germania, e soltanto ora viene intrapreso anche nel nostro Paese, ma è ancora scarsamente recepito dal mondo finanziario italiano anche per scarsa conoscenza delle aziende stesse che continuano a seguire il canale bancario tradizionale per finanziarsi.

 

 

Obbligazioni Primi sui Motori 9% 2016 caratteristiche e dettagli

 

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Il collocamento dell’obbligazione Primi sui Motori 9% 2016 è stata deliberata dal consiglio di amministrazione lo scorso 29 Luglio per un importo che ha visto un’assegnazione in due tranches: una iniziale di 1,68 milioni di euro già ampiamente sottoscritta e una secondaria da 3 milioni che verrà proposta agli investitori in un periodo non ben definito e compreso fra il 15 settembre e il 31 dicembre del 2013. Il bond è stato collocato con successo presso 19 investitori istituzionali che lo hanno sottoscritto per importi minimi di 20.000 euro, ma sarà negoziabile sul mercato ExtraMot Pro per tagli minimi da 1.000 euro a partire dal 8 Agosto 2013. Il titolo (Isin IT0004954381) non è garantito dai beni della società e non benefica di alcun rating per il quale l’emittente non ha avanzato alcuna richiesta alle agenzie preposte, ha una durata di tre anni, fino all’8 agosto 2016, e gode di tasso fisso lordo annuale pari al 9% con pagamento semestrale della cedola a partire dall’8 febbraio 2014.

I proventi derivanti dal collocamento del prestito obbligazionario – si apprende da una nota – saranno utilizzati per la razionalizzazione delle fonti finanziarie della società e il mantenimento di una struttura finanziaria equilibrata in relazione al rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto. Più in dettaglio, i soldi verranno utilizzati da Primi sui Motori per effettuare un buy back di cui alla delibera assembleare dello scorso mese di aprile per un prezzo unitario, comprensivo degli oneri accessori di acquisto, che non sarà inferiore nel minimo del 30% e non superiore nel massimo del 30% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione. Se da un lato il piano di buy back ha la finalità di contenere eventuali variazioni anomale dovute alla scarsa liquidità degli scambi – come dice la società – dall’altro appare evidente che lo scopo è quello di sostenere le quotazioni di un titolo in mano principalmente alla società  Syner.it (64%) che da quando è stato quotato lo scorso anno ha perso il 28% del proprio valore.[fumettoforumleft] Prima dell’Ipo, Syner.it, il fondo Equilybra capital partners (20%) e altri soci – osserva Maria Parodi, analista indipendente – avevano sottoscritto un aumento di capitale per 2,3 milioni di euro, ma poi il prezzo del titolo ha cominciato a scendere. Ora le azioni sono addirittura sotto il prezzo dell’ultimo recente aumento di capitale (21 euro) per oltre 1,8 milioni e con l’operazione di collocamento del minbond i soci stanno cercando di tamponare parzialmente le perdite.

 

 

Primi sui Motori chiude il 2012 in pareggio nonostante la crisi

 

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Guardando ai conti di Primi sui Motori, società modenese attiva nel web markleting e leader di mercato in Italia nei servizi di posizionamento sui motori di ricerca (SEO), il 2012 è terminato all’insegna della crisi.

I ricavi operativi dell’esercizio 2012 sono stati pari a 9,8 milioni, in flessione dell’11,4% rispetto all’esercizio 2011 quando si attestarono a 11 milioni essenzialmente a causa del persistente e difficile quadro macroeconomico che, nel caso dell’Italia, ha fortemente penalizzato il settore delle piccole e medie imprese nel quale rientra la totalità della clientela. A risentirne è stato soprattutto il margine operativo lordo (EBITDA) attestatosi a 1,9 milioni rispetto ai 2,3 milioni registrati nell’esercizio 2011, con una flessione del 18,4% che ha condotto a un risultato netto di sostanziale pareggio, invariato rispetto al 2011. Buona la posizione finanziaria netta che al 31 dicembre 2012 era negativa per 6 milioni, in diminuzione di 3,3 milioni grazie alla quotazione delle azioni in borsa. Ciò nonostante Primi sui Motori mantiene un profilo aggressivo su un mercato dove la concorrenza è spietata e tutto cambia repentinamente. Lo scorso mese di luglio ha acquisito il controllo di un’agenzia di pubblicità a servizio completo (2ThePoint PSM S.r.l) e un’agenzia di web marketing specializzata nel social media marketing e in soluzioni innovative nel mobile (Crearevalore S.p.A.) utilizzando i proventi dell’aumento di capitale e confidando nel pieno successo dell’operazione di collocamento del minibond. Alessandro Reggiani, amministratore delegato di Primi sui Motori, dichiara: “in un periodo di difficile accesso al credito per le imprese come quello attuale, siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un obiettivo così importante per dotare Primi sui Motori di tutte le risorse volte a razionalizzare le fonti finanziarie del Gruppo. La sottoscrizione della prima trance si è rivelata superiore alle attese considerando che il collocamento è avvenuto in pieno periodo estivo”.