Il Porto Rico è stato salvato. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, firmerà una legge che è stata passata dal Congresso e che permetterà la ristrutturazione del debito del territorio americano, che rischiava di dichiarare default nei prossimi giorni. Una decisione che apre la strada per la ristrutturazione del debito di 72 miliardi di dollari in bond. C’è tuttavia ancora molta confusione sulla posizione creditizia del Puerto Rico. Secondo fonti Bloomberg, il governatore di Porto Rico, Alejandro Garcia, ha detto chiaramente che non onorerà le scadenze previste per il 1 luglio e che ammontano a circa 2 miliardi di dollari per non lasciare l’isola senza un soldo in cassa.

Secondo gli analisti, porto Rico ha abbastanza denaro per fare pagamenti per 300 milioni di dollari in interessi dei titoli di stato che scadranno il primo luglio.

Ma altri sostengono che anche se dovesse riuscire a pagare questa somma, le casse poi resterebbero vuote portando l’isola verso la bancarotta. Questo perché resterebbero i 2 miliardi di dollari di interessi che devono essere pagati anch’essi entro la fine dell’anno fiscale, ovvero il primo luglio. Ma Porto Rico non riceverà altro denaro nelle sue casse prima della prossima primavera. La decisione ha mandato su tutte le furie gli investitori internazionali, soprattutto hedge funds, che detengono circa 19 miliardi di Usd del debito del Porto Rico. I bond non hanno subito particolari contraccolpi verso il basso essendo già nota da molto tempo la situazione di crisi di Porto Rico. Il titolo di stato con cedola 8% e scadenza 2035, ad esempio, prezza il 65% del valore nominale scontando un haircut di circa un terzo.