Petroleos de Venezuela (PDVSA) ha deciso di proporre un’operazione di swap sul debito in vista dell’imminente rimborso di bond per un valore di 7 miliardi di dollari. Come anticipato in un precedente articolo, PDVSA, i cui proventi rappresentano linfa vitale per l’economia del Venezuela, ha intenzione di proporre agli investitori di scambiare obbligazioni senior in scadenza tra ottobre e novembre prossimi e tra aprile e novembre del 2017 con nuovi prestiti al 2020. Lo ha rivelato il Ministro del Petrolio del Paese sudamericano Eulogio del Pino, definendo la proposta “abbastanza interessante” anche perche’ i nuovi bond avranno pagamenti annuali garantiti dalle azione della controllata statunitense di PDVSA, Citgo Petroleum.

 Nel dettaglio, le obbligazioni interessate sono:

PDVSA 5,125% 2016 XS0460546798 (1 miliardo Usd)

PDVSA 5,25% 2017 XS0294364103 (3 miliardi Usd)

PDVSA 8,50% 2017 USP7807HAK16 (4 miliardi Usd)

 

PDVSA lancia swap volontario con nuovi bond

I termini dello scambio volontario (swap) delle obbligazioni PDVSA con nuovi bond garantiti Citgo a scadenza 2020 non è ancora chiaro, ma secondo fonti Reuters, dovrebbe avvenire in tempi brevi con apertura di una finestra temporale per lo scambio alla fine del mese di settembre. Contatti formali con gli obbligazionisti non sono ancora stati avviati, ma da rumors di borsa pare che alcuni fondi internazionali abbiano già dato la piena disponibilità all’operazione di scambio. Molta incertezza, tuttavia, continua ad aleggiare sulla ristrutturazione dei debito della compagnia petrolifera, anche perché – sempre secondo fonti Reuters – la maggior parte degli investitori sostengono che l’allungamento delle scadenze non risolverà il problema del Venezuela, travolto da una crisi economica senza precedenti in un contesto politico dove il potere del presidente Nicolas Maduro appare sempre più precario al cospetto dei media. Nel frattempo, Citigroup si è defilata quale agente pagatore per il debito di PDVSA specificando, però, che la banca americana rimarrà a tutti gli effetti al suo posto fintanto che la compagnia petrolifera venezuelana non troverà un altro intermediario finanziario.

Il mercato ha però promosso l’operazione e i bond PDVSA interessati allo scambio sono saliti mediamente di 2-3 figure.