Una grossa emissione di obbligazioni è arrivata nelle scorse ore da parte di Walmart, il colosso dei supermercati americani. Sul mercato sono stati collati bond a 5, 7, 10, 20 e 30 anni per un controvalore complessivo di 7 miliardi di dollari. L’offerta è tesa a raccogliere obbligazioni già emesse per 8 miliardi e che spaziano dalla scadenza 2023 fino al 2049. Gli obbligazionisti riceveranno un anticipo di 50 dollari su ogni 1.000 di capitale nominale entro il 21 settembre sulle offerte ricevute dall’emittente. Non sarà riconosciuto, invece, alcun premio.

L’obiettivo del riacquisto consiste nell’abbassare la spesa per interessi sostenuta annualmente da Walmart su un debito di 60,88 miliardi a fine luglio.

Gli asset totali ammontavano a 252,5 miliardi. Molto alti i rating: AA per S&P e Fitch, Aa2 per Moody’s. Stando alle agenzie di valutazione internazionali, quindi, la società sarebbe un emittente molto affidabile e il suo rischio di default sarebbe teoricamente marginale.

Obbligazioni Walmart legate all’ambiente

Tra le emissioni di obbligazioni Walmart appena arrivate sul mercato ve n’è una particolare. Parliamo della scadenza a 10 anni, in quanto green bond. Ammonta a 2 miliardi di dollari ed è stata collocata a un prezzo di 50 punti base sopra il Treasury di pari durata, meno dei +75 ipotizzati in fase di lancio. Ne consegue che il rendimento offerto sarebbe in area 1,85%. La tranche più longeva, invece, è stata piazzata a +95 punti base, per cui offrirebbe un rendimento al 2,90%.

Tornando alle obbligazioni Walmart cosiddette “verdi”, esse puntano a finanziare l’abbattimento delle emissioni inquinanti della società. Entro il 2040, essa dovrebbe arrivare a emissioni nette zero di anidride carbonica. Tra l’altro, entro il 2030 vorrebbe tagliarle di 1 miliardo di tonnellate. Tra gli investimenti finanziati con questa tranche vi sono progetti per l’energia eolica e solare, acquisto di auto elettriche, miglioramento dell’efficienza del sistema di refrigerazione e riduzione dei rifiuti.

Le obbligazioni Walmart con finalità ambientali rientrano in una fase di corsa del mercato verso questo genere di emissioni, al fine di ottemperare alle sollecitazioni legislative e degli stessi investitori per abbattere l’inquinamento.

Grazie all’elevata domanda, i rendimenti esitati risultano generalmente inferiori a quelli offerti dalle emissioni ordinarie di pari durata. Non vi sfugga che l’1,85% del green bond di Walmart neppure coprirebbe l’inflazione attuale italiana nel caso di investimento. E senza tenere conto del rischio di cambio che correremmo, essendo il titolo denominato in dollari.

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